Manca poco, solo qualche settimana, e saranno di nuovo elezioni per il rinnovo di importantissime città italiane come Roma, Napoli, Torino e Milano. E proprio nel capoluogo lombardo, il centrodestra di ‘vecchio conio’ avrebbe trovato la ‘quadra’, caso ormai più unico che raro nel frammentatissimo panorama politico nazionale.

Ma per capire se l’esempio meneghino sarebbe mai ‘esportabile’ anche altrove, lo abbiamo chiesto in video intervista al sottosegretario all’agricoltura e leader di Ncd in Sicilia, Giuseppe Castiglione, che non sembra affatto convinto.

“In questi giorni – ha detto a BlogSicilia- vediamo un’esplosione di liste civiche. Noi abbiamo voluto realizzare ‘Milano popolare’, ‘Roma popolare’ e ‘Napoli popolare’ mettendo insieme il meglio della società civile. Il dato politico importante, da non sottovalutare -aggiunge- riguarda però la nostra lungimiranza ed oggi abbiamo ragione su tutti i fronti mostrando grande lungimiranza”.

“Quando iniziammo infatti a sostenere il governo Renzi, per il bene del Paese -continua convinto Castiglione- dicemmo che il centrodestra per come lo conoscemmo tutti non esisteva più a causa di un’ala ‘Lepenista’. Oggi, questo, è sotto gli occhi di tutti. I sondaggi, adesso, vedono decollare il progetto di Area Popolare che non è solo una semplice ‘somma’ di Ncd e Udc ma una grande aggregazione dei moderati”.

“Se di questo progetto farà parte anche Forza Italia -sottolinea Castiglione- ritengo che decollerà definitivamente la grande area dei moderati, con Alfano leader, che spingerà a destra l’ala ‘populista’ di Salvini e Meloni che perderà sempre più consensi”.

Così, se alle amministrative manca appena un mese, alle regionali siciliane manca molto di più. Eppure, in merito, a presunti ‘rumors’ che vedrebbero il sindaco di Catania fra gli ipotetici papapili candidati a Palazzo d’Orleans, Castiglione è netto: “se qualcuno volesse lanciare la volata a Bianco avrebbe il fiato corto perchè i tempi sono ancora lunghi. La mia esperienza mi dice che un candidato ‘lanciato’ con largo anticipo è un candidato che non arriva a ‘fine corsa’. La vera partita deve ancora iniziare…”.

In merito, infine, alla recente visita di Renzi in Sicilia, il sottosegretario all’agricoltura si è detto certo che “non è stata una passerella ma un momento per fare il punto e riannodare i fili di un rapporto molto forte con le città metropolitane e le regioni per mettere al centro il sud per utilizzare al meglio e proficuamente le risorse messe a disposizione dall’Europa, dal governo nazionale e dal bilancio della Regione. Noi verificheremo dopo giorno…”.

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