I venti di guerra che soffiano sulla maggioranza che sostiene Enzo Bianco non si smorzano, così Fratelli d’Italia tenta la spallata.

I consiglieri comunali Manlio Messina e Ludovico Balsamo hanno infatti presentato una mozione di sfiducia contro il sindaco di Catania spiegando che, a tre anni dall’elezione del primo cittadino , è possibile fare un bilancio.

L’atto è stato illustrato questa mattina attraverso un intervento in diretta su facebook dei due esponenti di Fratelli Italia che anche nel documento non nascondono la loro strategia politica legata alle frizioni fra le varie componenti della maggioranza e dello stesso Pd.

Una “crisi – si legge – che ha ripercussioni gravissime nei confronti della città e che ci spinge, ancor prima delle motivazioni amministrative, a presentare tale mozione, senza sottrarci alle nostre responsabilità e provare, noi per primi, a ridare a questa città, sì un Amministrazione capace, ma anche un amministrazione che abbia la possibilità di lavorare”.

La mozione di Messina e Balsamo si basa su alcuni punti che sono contenuti nel documento che per essere calendarizzato ed inserito all’ordine del giorno del Consiglio necessita di altre 16 firme. 

Nell’atto si contestano varie questioni come il famoso abbattimento del ponte sul Tondo Gioeni, i soldi spesi per la nuova pista ciclabile, i richiami della Corte dei Conti, la situazione delle partecipate e degli asili nido, ma anche le modifiche alla viabilità di Corso delle Province e del lungomare liberato “iniziative sulla mobilità non previste dal PGTU ed in barba a tutte le leggi e le normative in materia”.

Questa non è una città che profuma di futuro – dicono di due facendo riferimento alla frase che il ministro Boschi ha scritto sul libro d’onore di Palazzo degli Elefanti – facciamo un passo indietro anche in Consiglio ed andiamo a nuove elezioni”.

Gli esponenti di FdI hanno chiesto a quanti stessero ascoltando il loro messaggio su facebook di incentivare i consiglieri comunali a votare la sfiducia: “Lasciate dei messaggi sulle bacheche social e quando li incontrate per strada chiedete loro di firmare”.

 

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