Troppi disagi per i lavoratori della direzione ecologia e ambiente, autoparco e verde di Catania, che sono scesi in piazza Università per protestare contro l’amministrazione comunale.
Mancata retribuzione di straordinari e delle indennità accessorie (rischio – disagio – reperibilità), la mancata rotazione del personale impiegato nei “Progetti”; mancata fornitura del vestiario e della contrattazione del lavoro notturno sono solo alcuni dei motivi per cui oggi i lavoratori, sostenuti dalla UIL FPL di Catania, hanno deciso di dire basta e manifestare.
Ma non solo, il sit-in nasce per chiedere il rispetto delle nuove normative per la gestione completa del progetto autoparco, la turnazione del personale per lo stesso e ancora la differenziazione tra autista mezzo pesante e autista mezzo leggero.
“Stiamo protestando – afferma il segretario provinciale della UIL FPL Stefano Passarello – contro l’amministrazione comunale con i lavoratori della nettezza urbana, con i precari, c’è anche la multiservizi, perché ci sono tante cose che non vanno a Catania in questi settori. C’è una grande discriminazione”.
“La UIL vuole difendere l’equità – spiega Passarello – mancano difatti i vestiari, mancano tutte le minimi attrezzature per far sì che un lavoratore lavori con dignità, nei pozzi neri ad esempio manca tutto e lì si possono prendere infezioni. In circostanze di lavoro così delicate bisogna stare attenti. Una buona città deve dare sicurezza ai lavoratori. Quando si ritirano a casa, devono essere tranquilli per i propri figli, perché potrebbero innescare meccanismi e patologie particolari. Questa situazione va avanti da tanto tempo. Noi oggi andremo in Prefettura per discutere su questi casi. Attendiamo una risposta positiva. Catania viene chiamata città metropolitana ma questa definizione la deve conquistare con alcuni ritocchi che il Comune deve fare”.
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