Operai a lavoro da stamattina sul Sagrato del Duomo di Catania per rimuovere  il nuovo ‘tappetino’ d’asfalto realizzato qualche settimana fa.

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, è stata disposta una nuova copertura con uno strato di coccio-pesto che garantisce da un lato la sicurezza delle persone dall’altro una maggiore armonia con l’ambiente circostante.

“E’ una bugia artatamente diffusa – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Luigi Bosco  – e che crea un danno d’immagine a Catania conosciuta per la sua vocazione turistica. Come tutti sanno, non esiste alcun pavimento ottocentesco sotto l’asfalto. La curia ha anche un filmato degli anni Venti con i tram che giravano qui, dove si vede che la superficie è asfaltata. Io ritengo che ogni criticità debba essere utilizzata”.

“C’è un’indagine interna che noi faremo – chi ha sbagliato pagherà, però in questo momento sta pagando la città, i cittadini catanesi e noi non vogliamo che paghi Catania. Ora la Curia sta rifacendo, in via provvisoria, attraverso la tecnica del coccio-pesto, in cui la sovrintendenza cederà il giusto colore, la pavimentazione. Questa pavimentazione sarà fruibile immediatamente e poi ho chiesto di fare un progetto che richiami la pavimentazione ‘lapide’ ottocentesca in modo che ci sia, da una crisi, un arricchimento della nostra città”.

La decisione di rimuovere l’asfalto è stata presa dalla Curia e dalla Soprintendenza di Catania. Subito dopo la festa di Sant’Agata, Comune e Soprintendenza provvederanno all’identificazione di una soluzione per il pavimento del sagrato secondo la tradizione.

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