Ferragosto all’insegna dell’anti-terrorismo. Anche al porto di Catania il livello di allerta è stato innalzato. Dopo Palermo, i controlli sono più serrati pure nel capoluogo etneo dove ogni mezzo che varca gli accessi dell’area portuale viene schedato dal personale che si occupa della vigilanza.

Nello stesso varco adiacente alla Vecchia Dogana, che solo alcune settimane fa era stato aperto alla città, da oggi sono previsti ed effettuali controlli meticolosi.

Palermo invece, porto con collegamenti extra Shengen, d’altronde ha motivi in più per rendere più meticolosa la sicurezza. Autorità portuale, guardia costiera, capitaneria, pattuglie di polizia e guardia di finanza, vigilantes e addetti delle compagnie di navigazione si sono divisi i compiti regolando minuziosamente tutte le operazioni d’imbarco dei passeggeri in partenza da capoluogo siciliano.

Ma caos e lunghe code al porto di Palermo solo in parte dovuti all’innalzamento dei controlli di sicurezza antiterrorismo portati al livello 2. Ogni anno in questo mese di agosto il traffico passeggeri e mezzi aumenta in modo considerevole.

“Le navi viaggiano piene sia di mezzi che di passeggeri. Ogni anno in questo periodo ci sono lunghe code – spiegano dall’autorità portuale – Certo i controlli aumentati dal 10 per cento di vetture e camion e al 35 per cento rallentano  gli imbarchi. Per questo chiediamo ai passeggeri di anticipare l’arrivo in porto“.

Ogni giorni partono navi per Genova, Napoli, Ustica e le Eolie. Poi a giorni alterni per Livorno Civitavecchia e Tunisi. Poi ci sono gli Eurocargo e le navi crociera.

Dal primo di agosto è stata disposta una vigilanza armata per ogni imbarcazione – aggiungono dall’autorità portuale – Adesso sono stati disposti controlli di sicurezza che aumentano i tempi di attesa di imbarco. Controlli che verranno estesi anche ai viaggiatori delle due navi crociera che già dal 15 agosto arriveranno al porto”.

Anche per la Capitaneria di Porto le attese non dipendono dai controlli. “Ogni anno ad agosto si registrano lunghe code – spiegano i militari della Guardia Costiera – Il traffico aumenta considerevolmente e anche le attese per l’imbarco. E’ lo stesso fenomeno che si registra sullo Stretto di Messina. Certo con i controlli ci vuole più tempo per imbarcare le auto, ma le imbarcazioni in questo periodo dell’anno viaggiano a pieno carico”.

 

D’altronde le procedure non possono non incidere sui tempi di attesa dei viaggiatori in salita e discesa dalle navi. A Palermo si aggiunge tra l’altro il sequestro da parte della magistratura del molo “Vittorio Veneto” che ha creato un vero e proprio ingorgo navale in mare tra traghetti di linea e grandi navi da crociera costringendo un’imbarcazione a fermarsi in rada per l’intera giornata.

Intanto, nelle strade siciliane, si registrano quei fisiologici rallentamenti alla viabilità propri del ponte di Ferragosto.

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