“Presente e futuro dell’Oda interessano, innanzitutto, i 600 lavoratori dell’Opera diocesana e i tantissimi assistiti. Per questo, riteniamo nostro diritto-dovere sindacale chiedere all’arcivescovo Salvatore Gristina un confronto urgente perché si chiariscano le ragioni di una decisione certamente sofferta che ha portato al commissariamento”.

Lo affermano i segretari generali di Uil e Uil Fpl Catania, Fortunato Parisi e Stefano Passarello, che aggiungono: “Le questioni di diritto sulla legittimità del provvedimento non ci appassionano e non ci riguardano. Siamo molto più preoccupati della tenuta di un ente che negli ultimi anni sembrava avere ritrovato maggiore stabilità assicurando regolarità di pagamenti al personale, in passato ripetutamente costretto a scendere in strada per protestare contro pesantissimi ritardi nell’accredito degli stipendi. Se malgrado tutto l’arcivescovo ha proceduto nel commissariamento specificando di avere ponderato l’iniziativa con la stessa Santa Sede, crediamo sia necessaria un’interlocuzione con le forze sindacali per fugare i dubbi dei lavoratori e restituire loro serenità. Per questo, Uil e Uil Fpl rimangono in attesa di un incontro con monsignor Gristina che siamo sicuri potrà svolgersi a breve”.