Odori e sapori dal mondo vegano e vegetariano: apre a Catania un take away tutto al femminile grazie al servizio Microcredito della Caritas Diocesana.
Melita, Monia e Jeanne, tre amiche con la passione per la cucina vegana e internazionale, hanno realizzato il loro personale sogno con i 25 mila euro ricevuti dal Prestito della Speranza, strumento di microcredito promosso dalla Cei in collaborazione con il gruppo Intesa-San Paolo per l’avvio di una nuova attività imprenditoriale.
L’idea è venuta a Melita Caparno, 33 anni, beneficiaria del prestito, ragazza madre, dall’esperienza pluriennale come cuoca vegana e vegetariana. Senza pensarci due volte ha coinvolto le amiche di una vita assumendole come dipendenti della propria ditta individuale.
“Quando ho ottenuto l’erogazione del prestito – ha commentato Melita – non ho avuto dubbi, subito ho offerto a Monia e Jeanne la possibilità di metterci in gioco per il futuro delle nostre figlie. Per noi è una grande scommessa. Non è stato facile ma vogliamo essere d’esempio per altre donne in difficoltà e dimostrare che con professionalità e impegno è possibile riuscirci”.
Adesso le tre donne dopo anni di lavoro precario nella ristorazione hanno un locale, che si trova in via Firenze, tutto loro da gestire ed amministrare.
Il servizio di microcredito della Caritas permette a famiglie e soggetti senza credibilità creditizia e finanziaria di accedere ad un finanziamento che per varie problematiche (segnalazioni alla Centrale Rischi, protesti, ecc..) sarebbe loro negato. La Caritas non eroga direttamente contanti, è bene precisarlo, ma svolge il ruolo di assistenza e tutoraggio.
Nel caso del ‘Prestito della Speranza’ lo fa attraverso lo studio di fattibilità, con la stesura di un business plan ad hoc e nel predisporre tutta l’istruttoria da sottoporre agli enti di valutazione, quali Vo.B.I.S – Volontari bancari per le iniziative per il sociale – e Intesa San-Paolo.
“Sempre più donne si rivolgono alla Caritas – ha spiegato il il Dott. Salvo Pappalardo, responsabile del servizio microcredito -. Sono fragili e vulnerabili specie quando escono da dolorose separazioni. Troppo spesso, poi, pagano le colpe di mariti e compagni che non possono accedere al credito per via di protesti, sovra-indebitamento e altre problematiche. Il microcredito permette loro di riacquistare dignità, stabilità lavorativa e riprendere in mano la propria vita”.
Ad oggi sono quattro gli strumenti operativi del microcredito attivi nella sede di Catania : Microcredito Etico-Sociale; Microcredito regionale; ‘Prestito della speranza’, sociale e imprese; Microcredito per sovra-indebitamento e lotta all’usura, quest’ultimo in collaborazione con la Fondazione SS. Mamiliano e Rosalia di Palermo. Quanto alle nuove imprese, dal 2015, ne sono state avviate sei, per un importo totale di € 135.000,00: metà della quali intestate a donne (oltre al take away vegano anche una pasticceria e un risto-bar).
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