Durante il Question Time alla Camera, il Movimento Cinque Stelle ha chiesto al ministro dell’Interno, Angelino Alfano la commissione d’accesso al comune di Catania guidato dal sindaco del PD Enzo Bianco.

I deputati alla Camera Riccardo Nuti e Giulia Grillo sottolineano come il Governo Renzi abbia l’obbligo di salvaguardare l’amministrazione pubblica inviando la commissione d’accesso per verificare l’eventuale condizionamento dell’amministrazione comunale da parte della criminalità organizzata e decidere se sia necessario lo scioglimento del comune.

Gli elementi di possibili infiltrazioni mafiose tramite consiglieri comunali e presidenti di circoscrizione, su cui l’antimafia siciliana ha chiesto l’intervento della procura e della commissione nazionale antimafia – affermano i deputati – sono pesanti e non sottovalutabili. Ancor più scandalosa è la vicenda legata al piano di urbanizzazione per oltre 300 milioni di euro, che vede interessi mafiosi nella società realizzatrice e intercettazioni fra il sindaco del PD Bianco e Ciancio, proprietario di molti terreni interessati dalla cementificazione, unico editore di Catania e ai tempi indagato per concorso esterno in associazione mafiosa”.

“Troppe – continuano i parlamentari – sono le ombre che incombono sul comune di Catania e sulla sua amministrazione: dalle asseverazioni delle partecipate al bilancio comunale, dal PUA (Piano Urbanistico attuativo) al progetto ad esso collegato cui fa riferimento la società Stella Polare, i cui soci fondatori risultano, dagli atti processuali e dalle dichiarazioni di stampa, collegati alle cosche mafiose, finendo con le presunte infiltrazioni mafiose in consiglio comunale, come evidenziato dalla relazione della Commissione Antimafia della Regione Siciliana. Dall’intercettazione telefonica del maggio 2013 nel corso della conversazione tra Mario Ciancio e l’attuale Sindaco Bianco si evince un chiaro interesse dell’imprenditore, allora indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, sulla votazione del giorno precedente in consiglio comunale  sull’approvazione del PUA, avvenuta il giorno precedente, tanto è che lo stesso Ciancio mostra la sua preoccupazione perché non era certo che l’allora consigliere D’Agata si sarebbe astenuto. Di fatto D’Agata si è astenuto. Il sindaco Bianco deve dare una risposta ai cittadini di Catania su questo punto”.

“Il governo Renzi- chiosano i deputati – dormono davanti alla mafia di Catania”.

Alle dichiarazioni dei deputati a Montecitorio si aggiunge quella della senatrice Nunzia Catalfo:

“E’ necessario – afferma – conoscere il peso dei voti  dei consiglieri indicati dalla commissione antimafia, tra i quali due della maggioranza,  all’interno del consiglio comunale. Quanto hanno pesato nell’approvazione del bilancio, quanto nell’approvazione del PUA e nell’approvazione di atti importanti per la nostra città.  Riteniamo urgente e necessario avviare la procedura di scioglimento del Comune”.