A Palazzo degli Elefanti, anche stavolta, si sono fatte le ore piccole per approvare il Bilancio preventivo che è passato con 15 voti favorevoli e 5 astenuti. Fuori tutta l’opposizione e qualche consigliere della maggioranza.
Come lo scorso anno si è arrivati quasi al foto finish: nei giorni scorsi, infatti, era arrivato l’ultimatum del commissario ad acta nominato dalla Regione che aveva diffidato il Comune di Catania ad approvare la delibera entro il prossimo 11 gennaio, altrimenti sarebbe scattato lo scioglimento dell’assemblea.
Il voto è arrivato a notte fonda, dopo le 3, quando in Aula erano presenti in venti. Prima della delibera sul Bilancio preventivo 2016 è stato votato anche il Dup (Documento unico programmazione), atto propedeutico all’approvazione del Preventivo.
Il disco verde è arrivato dai rappresentanti dei partiti della maggioranza che sostiene Enzo Bianco, mentre si sono astenuti Agatino Lanzafame e Carmelo Coppolino di Catania Futura, Carmelo Sgroi e Salvatore Tomarchio (Area Popolare) ed il conigliere di Con Bianco per Catania, Francesco Petrina.
Oltre ai partiti di maggioranza erano assenti anche Ersilia Saverino e Niccolò Notarbartolo del Pd e Sebastiano Arcidiacono (Gruppo Misto), quest’ultimo da tempo in rotta con la maggioranza.
“Era un bilancio improponibile – dice Ludovico Balsamo di Fratelli d’Italia – non c’è stato dato il tempo di studiarlo. Certamente noi abbiamo svolto il nostro ruolo di opposizione non potevamo essere noi a mantenere il numero legale, ne tantomeno a votarlo”.
Critico anche l’altro esponente di FdI in Consiglio, Manlio Messina: “Lasciamo stare il fatto che si è votato il bilancio di previsione 2016 alla fine dello stesso anno, praticamente un consuntivo. Lasciamo stare che hanno dato appena 3 giorni per studiarlo, praticamente impossibile. Lasciamo stare i pareri praticamente contrari dei Revisori dei conti e tutte le falsità riportate in questo documento contabile. Ma non possiamo sorvolare sul fatto che Bianco non ha una maggioranza, ma solo prebende da distribuire al miglior offerente”.
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