Un progetto dell’Università di Catania per racchiudere e condividere idee e competenze, rappresentando una offerta formativa specialistica e mirata: è questo lo spirito di Contamination Lab Catania.
I protagonisti sono gli studenti iscritti nei corsi di laurea magistrale, laureati e dottorandi di ricerca, i quali avranno la possibilità di ricevere e acquisire competenze non solo dai docenti dei Dipartimenti dell’Università ma anche dalle aziende partner del progetto.
Tra questi, 18 in totale, figurano società di rilevanza nazionale come Telecom o ST Microelectronics e Confindustria.
Una delle associazioni partner è l’U.Gi.P.I, Unione Giovani Professionisti Italiani che desidera venga fatta maggiore chiarezza sullo stato di avanzamento lavori e sul coinvolgimento degli enti partner.
L’associazione è stata invitata a prendere parte del progetto come realtà giovane e dinamica oltre che riconosciuta presso tutte le istituzioni nazionali ed europee. L’Ugipi racchiude molti giovani laureati con competenze trasversali, alcuni dei quali vantano un percorso accademico o professionale di prestigio.
Le domande sono di facile interpretazione: quali sono gli enti effettivamente coinvolti? Come vengono selezionati i formatori? Come sono stati utilizzati i fondi a disposizione? E con quali modalità saranno ripartiti quelli futuri?
Ad oggi L’Ugipi non ha ricevuto alcuna risposta nonostante abbia esposto già l’anno scorso perplessità a tutti i responsabili del Clab, in particolar modo a Vincenzo Catania e ai responsabili delle attività formative, professori Daniela Giordano e Marco Galvagno.
Bisogna evidenziare che le edizioni previste dal progetto sono al termine, la quarta ed ultima dovrà svolgersi in concomitanza con il secondo semestre dell’Anno Accademico 2015/16.
“Progetti come questi – spiegano Luigi Randazzo ed Ettore Vagliasindi del Castello, Ugipi – devono assurgere a due funzioni fondamentali: da un lato, favorire lo sviluppo e la crescita del territorio coinvolto e, dall’altro, dare risposte concrete che salvaguardino l’intera credibilità dell’Ateneo catanese. E non è un caso che le attuali classifiche sugli Atenei ci condannano verso posizioni sempre più marginali. La qualità delle attività, attraverso una selezione trasparente e una gestione corretta, è condizione imprescindibile per un serio percorso di rinnovamento del nostro Ateneo e della nostra Città”.
Lo slogan del Clab Catania è una citazione di Nelson Mandela secondo cui “l’educazione, l’istruzione e la formazione sono le armi più potenti per cambiare il mondo”. E’ opinione comune che le belle parole debbano essere seguite dai fatti.
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