• A Catania arrestato mentre stava rubando un’autovettura
  • A Gravina di Catania feste con “sorpresa” a Pasquetta: 25 i sanzionati
  • Ad Acireale controlli anti-covid nelle festività pasquali

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato un 20enne catanese poichè ritenuto responsabile di tentato furto aggravato. I militari stavano effettuando un servizio di perlustrazione quando, in viale Librino, hanno notato il giovane che era stranamente addossato allo sportello di una Volkswagen Polo parcheggiata all’interno di un’area adibita a parcheggio condominiale. Il giovane pertanto, avvedutosi dell’interesse dei militari nei suoi confronti, si è dato alla fuga a piedi per le vie circostanti, venendo però immediatamente bloccato dai militari hanno quindi ricostruito che lo stesso poco prima stava tentando di rubare l’autovettura scassinandone lo sportello con una chiave adulterina.

Feste private e multe

I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno avuto modo di constatare come in due abitazioni private si stessero svolgendo due feste in due abitazioni di San Gregorio di Catania e nel quartiere San Paolo di Gravina di Catania. Hanno quindi complessivamente identificato 25 persone partecipanti alle feste, sanzionando 20 di esse.  Nella festa di compleanno tenutasi in San Gregorio di Catania, i militari hanno dovuto far fronte alla resistenza dei proprietari che hanno a lungo temporeggiato l’apertura della porta, provvedendovi soltanto dopo aver compreso che i carabinieri stavano accingendosi a richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco.  Una volta entrati i militari hanno constatato la presenza di 16 persone, che avevano tentato in ogni modo di nascondersi alla loro vista celandosi, chi nel seminterrato dell’abitazione e chi, scavalcata la recinzione, tra le piante del giardino della villa adiacente.

Denunce ad Acireale

I Carabinieri della Compagnia di Acireale hanno denunciato un 47enne di Aci castello ed un 41enne di Aci Catena che, trovati alla guida dei loro veicoli, si sono rifiutati di sottoporsi agli accertamenti sanitari per verificare l’assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti.