Rimpiazzava il boss del clan catanese nel coordinamento dei vari pusher nella piazza di spaccio. Condanna definitiva a 12 anni di reclusione per un giovane catanese che aveva retto gli affari di mafia per conto del suo referente.

Dietro le sbarre

L’indagine è partita su delega della Procura di Catania con input arrivato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania. Ad essere stato eseguito un provvedimento che dispone l’esecuzione di pene concorrenti emesso dall’ufficio esecuzioni penali. Ad essere stato arrestato il 26enne catanese Gabriele Agatino Strazzeri.

Il primo arresto nel 2017

Il giovane nel novembre del 2017 era stato arrestato nell’ambito dell’attività investigativa relativa all’operazione “Km 0”, sviluppata dai carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa sotto il coordinamento della Dda etnea, nei confronti di 36 persone facenti parte di un’associazione per delinquere, finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. In questo contesto gli inquirenti avevano già constatato le spiccate “capacità” organizzative di Strazzeri il quale, nonostante la sua giovane, coordinava letteralmente i pusher.

Rimpiazzava uomo del clan

Il 26enne, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, avrebbe assunto questo ruolo di capo dell’organizzazione in assenza di Rosario Lombardo, da tutti conosciuto con il soprannome di “Saru u’ rossu”, personaggio di riferimento in seno alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, della quale risultava essere responsabile delle piazze di spaccio. Strazzeri, rinchiuso nel carcere di Catania Bicocca, dovrà scontare la pena complessiva di 12 anni di reclusione.

Una cosca senza scrupoli

I Santapaola-Ercolano si sono dimostrati una cosca che punta molto sullo spaccio e che non ha in tal senso molti scrupoli. Nell’ambito di un’operazione dello scorso anno furono scoperti tre gruppi criminali che gestivano fiorenti ‘piazze di spaccio‘ a Catania. I carabinieri arrestarono venti persone con l’operazione denominata ‘Quadrilatero’ – quello formato dalle vie Avola, San Damiano, Testai e la piazza Cosma e Damiano. E in particolare nella zona di ‘San Cocimo’, roccaforte degli affiliati all’omonimo gruppo capeggiato da Maurizio Zuccaro, organico alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. L’operazione ha mostrato anche inquietanti particolari di sfruttamento minorile a fine criminali. Bambini di circa 10 anni coinvolti nello spaccio di droga con il ruolo di incassare i soldi e di indicare ai ‘clienti’ dove ritirare la sostanza stupefacente.

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