Le tensioni ai supermercati si estendono in tutta la Sicilia e dopo il caso scoppiato a Palermo un altro episodio si è verificato nel Catanese. Un cliente, con una busta della spesa in mano, è stato fermato da un dipendente del supermercato perché non avrebbe pagato e così ne è nato un diverbio dai toni accesi sotto lo sguardo di altre persone, alcune delle quali in fila, in attesa del proprio turno per entrare nell’attività commerciale.
L’allarme, comunque, è alto, i sindaci e le forze dell’ordine della Sicilia sono in allerta, visto che il fenomeno rischia di espandersi. A Siracusa, il primo cittadino, Francesco Italia, ha lanciato un appello alle famiglie indigenti, fornendo un numero per aiutarle nell’approvvigionamento dei generi alimentari. Un piano di emergenza cibo concordato con la Caritas mentre in un altro Comune del Siracusano, ad Avola, il sindaco ha annunciato aiuti agli indigenti, dopo aver già provveduto a donare 200 buste con viveri.
Peraltro, Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia dell’Assemble Regionale Siciliana, in relazione agli episodi di disperazione, nei tentativi di assalto ai supermercati e nelle avvisaglie di tensione sociale, ha ravvisato anche un’altra serie di rischi importanti e di pericoli di infiltrazione della criminalità.
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