Primi due pazienti, positivi al Covid-19, estubati all’UOC di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale “Gravina” di Caltagirone.

Si tratta di un uomo di 62 anni, del siracusano, e di una donna di 82 anni, del nisseno.
Entrambi i pazienti sono stati trattati con terapia che combina l’utilizzo di azitromicina, idrossiclorochina e antivirale.

«Sono pazienti giunti in una fase avanzata della malattia – spiega il dr. Gianfranco Morgana, direttore dell’UOC di Anestesia e Rianimazione -. Nel corso dei giorni si è assistito a un graduale miglioramento delle loro condizioni di salute tale da consentire l’estubazione. Ringrazio tutto il personale, medici, infermieri, oss, ausiliari, per l’impegno e il grande lavoro di squadra».

Nella giornata di ieri sono stati dimessi dal nosocomio calatino i primi due pazienti guariti dal Covid. Hanno fatto rientro nelle loro case accompagnati dall’abbraccio del personale sanitario e delle Forze dell’Ordine che, con l’occasione, hanno espresso la loro solidarietà a tutti gli operatori del Presidio che hanno a loro volta espresso gratitudine al lavoro che le forze dell’ordine svolgono facendo rispettare le misure di contenimento al fine di non rendere vane le fatiche di tutti ed evitare che venga alimentata la catena del contagio.

«È stato un momento emozionante – afferma la dr.ssa Maria Giovanna Pellegrino, direttore medico del Presidio -. Ringrazio le Forze dell’Ordine per la solidarietà espressa che ricambio, aggiungendo la riconoscenza per il lavoro che quotidianamente svolgono, incuranti dei rischi, per la tutela e la sicurezza della comunità. Voglio, inoltre, anche io aggiungermi al ringraziamento per tutti gli operatori dell’Ospedale, per tutti i colleghi, fra i quali in modo speciale cito il dr. Pino Liberti, infettivologo, dirigente medico dell’Azienda Ospedaliera “Cannizzaro” che, con generosità e disponibilità, per puro spirito di servizio, ci ha aiutato e sostenuto, in modo eccellente, in un momento per noi difficile, garantendo la continuità del governo clinico del reparto di Malattie Infettive durante il periodo di malattia del primario, riuscendo con professionalità e competenza a rendere il clima sereno in giorni complessi come quelli che si stavano affrontando, riuscendo ad inserirsi nel contesto senza alcuna fatica, valorizzando le professionalità presenti e collaborando con tutte le Unità Operative del Presidio».

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