Sorprese inattese nell’uovo di Pasqua per il centrodestra siciliano. Sorprese solo per l‘accelerazione improvvisa imposta proprio nel giorno di festa e non perché non fosse ormai chiaro che la direzione intrapresa a Catania fosse questa.

Tutti con Trantino

Manca solo la Lega per il via libera del centrodestra a Enrico Trantino proposto da FdI per la corsa a sindaco di Catania. Dopo il Mpa di Raffaele Lombardo, proprio nel giorno di Pasqua anche la Dc di Totò Cuffaro prima e Noi con l’Italia dopo hanno dato l’ok all’avvocato catanese, ex assessore nella giunta di Salvo Pogliese (FdI) e in passato alla guida locale del movimento DiventeràBellissima fondato dall’attuale ministro Nello Musumeci.

Chi è Enrico Trantino

Si tratta dell’avvocato catanese nel cui studio è cresciuto Ruggero Razza. La sua non è solo una storia professionale ma anche politica. Appartenente ad una famiglia storica della destra catanese, è stato già assessore della giunta Pogliese.  Trantino è anche ‘figlio d’arte’ essendo stato il padre parlamentare del Movimento sociale.

Il cerino resta in mano alla Lega

Nell’ultima riunione di coalizione, pur prendendo atto della proposta Trantino, il commissario siciliano del Carroccio, l’eurodeputata Annalisa Tardino, aveva confermato l’appoggio alla candidatura della parlamentare Valeria Sudano, i cui manifestati sono apparsi da qualche giorno in giro per Catania. Con Sudano s’era schierata a viso aperto la Dc Nuova, ma l’endorsement del giorno di Pasqua a Trantino da’ un’accelerazione. Forza Italia, col commissario regionale Marcello Caruso, aveva assunto il ruolo di mediazione aspettando le decisioni della Lega. Ma gli azzurri catanesi avevano preso una posizione netta facendo appello agli alleati sempre per Trantino. “Salutiamo con favore l’indicazione, giunta dagli alleati di Fratelli d’Italia, sulla candidatura a sindaco di Catania di Enrico Trantino. Professionista e politico molto apprezzato in città, figura che risponde a tutti quei requisiti in ambito amministrativo, professionale e soprattutto umano di cui deve disporre il sindaco della nona città d’Italia. Attorno a Trantino possono esserci le giuste condizioni per costruire una seria e duratura prospettiva di buongoverno per Catania, fondata sulla rappresentatività del centrodestra e la sua riaffermata unità” aveva detto il commissario di Forza Italia per Catania e provincia, l’assessore regionale Marco Falcone.

Attesa per le consultazioni della Lega

Per la Lega non c’è nulla da dire sul nome ma ci sono tante altre questioni politiche sul piatto e per questo si attende un pronunciamento ufficiale dei salviniani “Ci riaggiorneremo per fare le opportune verifiche interne al partito, stante il poco tempo a disposizione” aveva detto Tardino che adesso deve prendere atto delle valutazioni di tutti gli altri alleati.

Il tema delle compensazioni

Resta il tema delle compensazioni. Su quattro capoluoghi al voto il centrodestra esprimerebbe candidati di Fratelli d’Italia in tre centri e Forza Italia nel quarto. C’è il rischio che gli accordi debbano essere rivisti. Ma le compensazioni da offrire sono anche altre visto che a Trapani, Ragusa e Siracusa le campagne elettorali sembrano partite. Gli alleati parlano di diritti di prelazione nella scelta dei candidati da lasciare alla Lega in occasione delle prossime elezioni provinciali che si pensa di riuscire ad indire in autunno (ma forse slitteranno per i tempi di approvazione della nuova legge sulle province) e in occasione delle elezioni europee del prossimo anno. Compensazioni futuribili e questo non piace. La politica, si sa, è volubile e tante cose possono cambiare da qui ad allora.

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