Uovo di Pasqua con sorpresa nella corsa alla scelta dei candidati sindaco del Centrodestra. Dopo il rinvio per Catania avvenuto ieri al culmine dell’ennesima riunione del tavolo del centrodestra, si attende che la Lega sciolga la riserva.

La Lega rimasta su Sudano

Al termine dell’incontro di ieri il commissario regionale della Lega Annalisa Tardino aveva confermato che il candidato per il partito di Salvini era ed è Valeria Sudano ma di fronte al nome messo in campo aveva preso tempo per una consultazione interna. resta il fatto che per la Lega debbano comunque esserci altre compensazioni se deciderà di dire sì a Trantino.

Forza Italia esce allo scoperto

Se su Trantino proposto da Fratelli d’Italia si era schierato senza se e senza ma il Movimento per l’Autonomia, Forza Italia era rimasta in una posizione mediana, vicina a questa indicazione ma senza diktat. Il mandato del commissario Caruso era quello di evitare qualsiasi spaccatura e dunque il nome di Trantino può essere una soluzione

Adesso gli azzurri abbandonano ogni indugio “Salutiamo con favore l’indicazione, giunta dagli alleati di Fratelli d’Italia, sulla candidatura a sindaco di Catania di Enrico Trantino. Professionista e politico molto apprezzato in città, figura che risponde a tutti quei requisiti in ambito amministrativo, professionale e soprattutto umano di cui deve disporre il sindaco della nona città d’Italia. Attorno a Trantino possono esserci le giuste condizioni per costruire una seria e duratura prospettiva di buongoverno per Catania, fondata sulla rappresentatività del centrodestra e la sua riaffermata unità” dice il commissario di Forza Italia per Catania e provincia, l’assessore regionale Marco Falcone.

La sua è una posizione di partito, certamente, ma dell’area etnea del partito, che pure conta visto che proprio del candidato sindaco di Catania si parla.

Gli azzurri catanesi fanno appello per Trantino

“Forza Italia – prosegue Falcone – quale partito collante e punto d’equilibrio della coalizione, secondo la linea indicata dal presidente Silvio Berlusconi, ben interpretata in Sicilia dal presidente Renato Schifani e dal commissario Marcello Caruso, intende rivolgere un appello agli alleati: occorre andare oltre i tatticismi e le ragioni di parte, per fare invece prevalere quelle dello stare assieme, sulla base di valori e programmi che l’elettorato catanese premierà a fine maggio alle urne. Dovrà essere il centrodestra unito, plurale e largo, – conclude Falcone – a guidare Catania fuori dalle emergenze e ad adottare quelle azioni di rilancio che tutta la città attende”.

La soluzione sembra più vicina visto che gli altri alleati, NcI e dc Nuova, hanno già annunciato che convergeranno su un candidato unitario. Il cerino resta in mano alla Lega alla quale qualcosa bisognerà pur concedere

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