Ancora un rinvio  nel percorso per la scelta del candidato sindaco di Catania. Il nome messo in campo da Fratelli d’Italia che supera tutte le precedenti candidature, non basta a ricompattare la coalizione.

La Lega resta su Sudano

“Prendiamo atto del nome di grande rispetto avanzato da FDI ma restiamo sulla candidatura di Valeria Sudano” dice Annalisa Tardino che intende giocare ulteriori carte d’accordo con il leader della Lega Matteo Salvini.

“Siamo convinti di avere proposto alla coalizione il nome migliore e di avere tutte le carte in regola per offrire a Catania programma e azioni amministrative di livello, insieme al centrodestra. Ricordo a me stessa il grande impegno della Lega per la Sicilia, a cominciare dal così detto Salva Catania, con il quale si è stabilito un sostegno straordinario al capoluogo etneo, passando per gli ingenti investimenti ottenuti grazie all’impegno del vicepremier e ministro Matteo Salvini che, come riconosciuto anche dal presidente Schifani, è in assoluto il ministro delle infrastrutture più vicino ai siciliani. Ferrovie, autostrade e Ponte, come grande occasione per un piano comprensivo di sviluppo per tutta la Sicilia, che vedrà interessata per la parte infrastrutturale anche Agrigento neo capitale della cultura per il 2025”.

Chi è Trantino, il nome dell’ultima ora di Fratelli d’Italia

Il nome nuovo messo in campo a fine mattina è quello di Enrico Trantino. Si tratta dell’avvocato catanese nel cui studio è cresciuto Ruggero Razza. Fratelli d’Italia ha ufficializzato la sua candidatura al tavolo di coalizione riunito a Palermo. Si tratta di un appartenente ad una famiglia storica della destra catanese. Già assessore della giunta Pogliese, Trantino è anche ‘figlio d’arte’ essendo stato il padre parlamentare del Movimento sociale.

Trantino supera le ipotesi Ruggero Razza e Sergio Parisi, ma anche le nuove ipotesi Manlio Messina e Raffaele Stancanelli.

Nulla da dire sul nome ma…

Per la Lega non c’è nulla da dire sul nome ma ci sono tante altre questioni politiche sul piatto. “Ci riaggiorneremo per fare le opportune verifiche interne al partito, stante il poco tempo a disposizione, e per attendere le valutazioni di tutti gli alleati, che dovranno decidere tra le due candidature sul tavolo per Catania”.

Tardino insiste “Slealta di alcuni esponenti di FdI”

“Peraltro non abbiamo (la Lega ndr) candidati sindaco negli altri capoluoghi al voto, visto il nostro atteggiamento costruttivo tenuto a favore di FI e FDI a Siracusa, Trapani e Ragusa, non considerando le città minori, dove ad oggi, complice la slealtà di alcuni esponenti di FDI, non è stato possibile chiudere accordi. Dal canto nostro, ci aspettiamo rispetto per una forza di governo che esprime cinque ministri, fino ad oggi tutti al servizio della Sicilia e delle relative esigenze”.

Forza Italia si sbilancia

Al termine dell’incontro il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso ha deciso di sbilanciarsi: “Nel corso della riunione di oggi del tavolo del centrodestra, Forza Italia ha preso atto della candidatura avanzata da Fratelli d’Italia per il Sindaco di Catania nella persona dell’avvocato Enrico Trantino, figura autorevole e di altissimo profilo, la cui esperienza rappresenterebbe sicuramente una risorsa per il buon governo della città. Non possiamo comunque non considerare il fatto che la Lega ha da tempo avanzato un’altra candidatura qualificata come quella dell’onorevole Sudano e per questo entro le prossime ore siamo certi che si giunga a quella auspicata candidatura unitaria con la quale il centro-destra darà alla città di Catania il risultato sperato di una amministrazione efficiente e in grado di dare risposte alle necessità dei cittadini”.

Le posizioni al tavolo del centrodestra

Di fatto le posizioni al tavolo del Centrodestra sono, adesso, cristallizzate. Da una parte Fratelli d’Italia che presenta Trantino. Il Movimento per l’Autonomia sposa la candidatura di FdI e si spinge fino a dire che non vede altra candidatura in discussione. Forza Italia ha il mandato preciso di evitare a tutti i costi la spaccatura; NcI e Dc Nuova sono pronti a schierarsi sul candidato unitario che il tavolo sceglierà ma se non ci dovesse essere un candidato unico ne trarrebbero le conseguenze. Tutti, adesso, aspettano il passaggio interno alla Lega annunciato dalla Tardino. Ma poi si potrebbe riaprire la discussione in tutti gli altri comuni siciliani al voto.

Gli autonomisti schierati apertamente

“Accogliamo con grande soddisfazione la proposta di Fratelli D’Italia di Enrico Trantino come candidato sindaco per il comune di Catania. Appassionato amministratore, che ho avuto modo di apprezzare nella comune esperienza amministrativa al comune di Catania, dotato di grande rettitudine morale sarà in grado, intanto, di fare sintesi all’interno del centrodestra. Persona di alto spessore, come del resto tutti gli altri nomi proposti in questi giorni. Come Mpa siamo pronti a dare il nostro sostegno, auspicando che questa scelta possa sancire, ancora una volta, l’unità del centrodestra, fondamentale per il bene futuro della città di Catania” dice il deputato regionale dei Popolari e Autonomisti, Giuseppe Lombardo.

“Ottimo tavolo del centrodestra per Catania” gli fa eco Fabio Mancuso rappresentante Mpa al tavolo del centrodestra. “Unanime è stato l’apprezzamento per l’avvocato Enrico Trantino. Comprensibile la lieve resistenza della Lega in vista del ritiro – da noi ampiamente preventivato – della  candidata on. Sudano. Subito il confronto su un  programma condiviso per il rilancio della città e sulla composizione di una squadra di amministratori competenti” conclude

Le precisazioni di Tardino “Lega lavora per unità centrodestra”

“Tengo a fare delle precisazioni pubbliche, per trasparenza e per sottolineare quanto la Lega abbia lavorato e lavori per l’unità del centrodestra in vista delle prossime amministrative. Oltre allo spazio lasciato agli alleati nei capoluoghi già oggetto di negoziato, con qualche nota stonata, come l’imposizione di un candidato già scelto a Trapani, abbiamo nelle settimane tollerato atteggiamenti sleali da parte di Fdi nei nostri confronti. Ad esempio in provincia di Catania, dove abbiamo sostenuto i sindaci uscenti di Fdi a Biancavilla e Gravina, Bonanno e Giammusso, non ricevendo in cambio lo stesso trattamento a Mascalucia, a discapito del nostro candidato Enzo Magra. Ricordo, poi, che non abbiamo preteso Acireale, pur avendo candidati all’altezza, finendo con il sostenere Garozzo, oggi vicino a Fdi. Penso anche a Licata, dove abbiamo siglato un’intesa con Forza Italia per individuare un candidato comune, nella persona di Giuseppe Montana, mentre Fdi ha ben pensato di non sedersi allo stesso tavolo. Ebbene, capisco che essere il primo partito d’Italia impone una certa suddivisione delle cariche, ma non sfuggirà che è necessario rispettare tutti gli alleati di governo, incluso chi ne è parte fondamentale e leale, a Roma come a Palermo. Le scelte a macchia di leopardo possono essere tollerate se eccezionali e legate a particolari situazioni territoriali- ricordo anche la situazione anomala di Marsala, in cui Fdi e l’unico partito di centrodestra in giunta- ma non se diventano sistemiche e sleali. Per questi motivi invito, come ho fatto in privato, la dirigenza di Fdi a riconsiderare il posizionamento complessivo al tavolo delle amministrative, al fine di arrivare ad un accordo con tutti gli alleati rispettoso del lavoro e della storia di ciascuno” aggiunge in serata con una nota Annalisa Tardino.

 

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