Catania

Covid19, donna incinta positiva a Gela ma negativa a Catania dopo il parto cesareo

E’ giallo sui tamponi effettuati ad una donna incinta la cui positività al pre triage per il ricovero legato al parto ha fatto scattare l’allarme covid19. Si tratta di uno dei casi di Caltanissetta in serito negli ultimi report

Positiva al coronavirus a Gela, la puerpera è risultata invece negativa a Catania ma solo dopo una lunga seire di procedure, di allarmi e di spostamenti per farla partorire in sicurezza e con un parto cesareo programmato come accade per  le gestanti positive al coronavirus. Ciò per garantire il bambino e gli operatori saanitari dal contagio.

E’ quanto accaduto ad una giovane donna gravida di Riesi che era stata ricoverata all’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela. Una volta sottoposta a tampone è risultata positiva e questo ha fatto scattare le procedure previste per questi casi.

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Per questo motivo, così come spiegato dal direttore generale dell’Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone, è stata trasferita nell’ospedale San Marco di Catania, per eseguire un parto cesareo in totale sicurezza. Adesso però, a parto avvenuto, così come ha spiegato il sindaco di Riesi, Salvatore Chiantia, sia lei che il bimbo sono risultati negativi. Un tampone negativo in questi casi non basta. Nelle prossime ore sarà eseguito un nuovo tampone e se risulterà nuovamente negativo mamma e figlio saranno dimessi.

Nell’ultimo report, intanto sono risultati 46 i nuovi casi di covid19 e fra questi non ci sono migranti. In particolare la Sicilia denuncia che 13 di questi 46 casi fanno riferimento al cluster maltese, Si tratta, insomma, di persone rientrate dopo essere state a Malta ed essersi contagiate in quell’isola.

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Sul fronte della distribuzione territoriale sono 13 i nuovi casi nel Siracusano, 9 nel Palermitano e di questi 8 sono a carini tutti di rientro da Malta; 6 sono a Caltanissetta (anche qui 2 sono di rientro da Malta e tre operatori di un centro per donne in difficoltà), 5 nel Catanese, 5 nell’Agrigentino, 4 nel Ragusano, 2 nell’Ennese e uno nel Trapanese e uno nel Messinese.

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