“Apprezziamo lo sforzo dell’amministrazione comunale nell’aver mantenuto l’impegno di convocare ed aggiornare il tavolo tecnico sulla crisi dell’Amt, ma non possiamo fare a meno di constatare che, ad eccezione di un piccolo spiraglio positivo relativo al compimento della transazione con la Regione, si continua a brancolare nel buio.”
Lo affermano la Filt Cgil, la Fit Cisl, la Uil Trasporti e la Ugl trasporti autoferrotranvieri, attraverso i rispettivi segretari Alessandro Grasso, Mauro Torrisi, Franco Di Guardo, Giuseppe Scannella, che rimarcano la necessità di passare dall’attuale momento di incertezza e confusione ad una fase operativa capace di incidere maggiormente nel futuro dell’azienda municipale trasporti.
“E’ chiaro che non si può andare avanti così, inseguendo soluzioni improbabili il cui unico effetto è quello di prendere tempo senza cavare un ragno dal buco. Più giorni passano e più la situazione si fa critica. Siamo stati sempre parecchio scettici sull’ipotesi di cessione della società ad Fce, affascinante ma assolutamente campata in aria, anche perchè di fronte a noi vediamo solo un bivio dove una strada porta alla cessione delle quote a seguito di bando pubblico e l’altra ad un serio e ferreo piano di rientro ed azzeramento del debito – rilanciano i sindacalisti. Oltretutto, nel primo caso, non è neanche detto si riesca a trovare facilmente un partner per via delle particolari condizioni d’esercizio che regolano l’attività sul territorio di Amt. Il punto è che, aldilà delle grandi manovre urgenti per il salvataggio della partecipata, ancora oggi siamo in attesa di vedere quantomeno delle bozze di piano industriale e di procedura selettiva per l’assunzione del direttore, ma su questo punto tutto tace”.
“L’unica cosa che fino ad ora si è mossa, invece, è stata l’integrazione del cda con la designazione di Claudio Iozzi, professionista di grande esperienza nel settore dei trasporti, la cui nomina riteniamo sia da valutare considerato che lo stesso è attivo nell’ambito di un’associazione datoriale che cura gli interessi di aziende operanti nel settore privato. Non c’è più tempo da perdere se vogliamo evitare il baratro – concludono gli esponenti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl – e per questo sollecitiamo il sindaco Enzo Bianco, l’assessore Salvo Andrò ed il presidente Carlo Lungaro, a portare nell’immediato scelte praticabili e proposte chiare e specchiate, perchè l’esigenza di dare nuova linfa all’Amt è sempre più impellente.”
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