Sembra una tragedia, come quelle rappresentate tante volte su quel palcoscenico calcato dai mostri sacri del teatro italiano, ma stavolta è tutto vero. Terza notte d’occupazione per i lavoratori dello Stabile di Catania che domenica scorsa hanno bloccato tutte le attività dell’ente culturale catanese.

I dipendenti, ai quali devono essere corrisposte cinque mensilità, sono in assemblea permanente in attesa di soluzioni alla crisi che rischia di travolgere una delle istituzioni più importanti della città e della Sicilia.

Nei giorni scorsi il presidente del Teatro Stabile, Salvatore La Rosa, ha spiegato che “tale gravità non dipende, come spesso si è detto, da problemi finanziari, cioè di “liquidità”, ma da problemi patrimoniali, commerciali e organizzativi. Da problemi, cioè, che sono strutturali”. Occorre, quindi, ricostruire questo dato.

Ieri, infatti,  il cda ha chiesto ai dipendenti in assemblea permanente una deroga speciale per tre dipendenti amministrativi per l’elaborazione dei documenti, report che saranno presentati venerdì prossimo all’assemblea dei soci e successivamente al vertice convocato dal Prefetto al quale parteciperà anche l’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo.

“Dobbiamo sapere a quanto ammonta con esattezza il debito per avere un quadro chiaro della situazione. – dice l’assessore – Io non mi spavento, ma serve la verità!”

Barbagallo ricorda di avere chiesto più volte chiarezza e non solo oggi che “il tema divenuto di grande attualità” e ritiene di “potere mettere in campo una serie di strumenti”  ma solo dopo avere preso contezza del debito.

Ai conti stanno lavorando i vertici dello Stabile e dai ieri anche lo staff amministrativo che ha ricevuto il via libera dall’assemblea dei lavoratori.

“Vorrei ricordare che i nostri colleghi operano in modo volontario, mantenendo cioè lo status di dipendi in sciopero – dice Jose Gagliano di Ugl Spettacolo – . L’appuntamento di venerdì è cruciale per chiare definitivamente il presente e capire se esiste un futuro”.

Venerdì davanti al prefetto Maria Federica, oltre all’assessore Barbagallo, siederanno: il sindaco Enzo Bianco, i vertici del teatro e le parti sociali.

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