Finisce 4 a 3 per i “Gladiatori” l’edizione 2016 di “Dai un calcio al Linfoma” la sfida calcistica che da tre anni contrappone la rappresentativa di pazienti ed ex pazienti di onco-ematologia provenienti da tutta la Sicilia, ai “Sanitari”, i medici di tutte le strutture ospedaliere catanesi.

Ma il vero risultato, anche per questa edizione, è stato un altro: un pomeriggio spensierato trascorso insieme fra chi, nella vita reale, gioca nella stessa squadra per vincere un’altra partita, quella contro il cancro, ben più difficile di quella in cui si prende a calci un pallone.

“Dai un calcio al Linfoma” è nata casualmente tre anni fa quando i pazienti sottoposti a terapia lanciarono il guanto di sfida fra i corridoi dell’ematologia del “Garibaldi” di Nesima. Una sfida raccolta dai medici e messa in piedi dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Catania che, edizione dopo edizione, cresce sempre di più. L’iniziativa quest’anno è stata patrocinata dalla Regione Siciliana Assessorato della Salute e dal Comune di Catania Assessorato al Welfare, e si è svolta in collaborazione con l’ARNAS “Garibaldi” di Catania, diretta da Giorgio Santonocito, e con l’Associazione “Aetna” (Amici Ematologia Nesima) ed il supporto dell’Associazione fotografica “Rena Rossa”, che ha curato le immagini.

Sotto l’aspetto sportivo, in questa edizione 2016 i Gladiatori si sono rifatti della gara persa lo scorso anno e pareggiano, così, i conti (la prima edizione finì salomonicamente in parità). E in attesa della quarta edizione, medici e pazienti continueranno a canzonarsi bonariamente sui social.

Sabato la “Città dello sport” di Catania ha aperto le porte alle due compagini calcistiche. Cheerleader, trombette, inni nazionali: nulla è mancato all’evento, presentato con ironia da Giacomo Giurato che ha introdotto il testimonial Gino Astorina, il quale, con la verve umoristica che lo caratterizza, ha spiegato di sostenere l’iniziativa sin dalla sua nascita in quanto profondamente convinto del fatto che un sorriso è un piccolo contributo nella battaglia contro il linfoma.

Prima della gara vera e propria, gloria e applausi anche per due rappresentative di giovanissimi. Poi l’ingresso in campo dei Gladiatori, in tenuta verde, allenati dal mister dell’Akragas Pino Rigoli, e dei Sanitari, in casacca granata, allenati da Orazio Prezzavento. Arbitri federali concessi in prestito dall’AIA (Associazione Italiana Arbitri) di Catania, nelle persone di Marco Cantarella e Corrado Magliocco.

Le due squadre si sono schierate con un calcio d’avvio d’eccezione: quello del sindaco di Catania Enzo Bianco.

“Porto il ringraziamento della città ai volontari che spendono il proprio tempo libero per una causa bella, qual è quella di stare accanto a quanti sono in una situazione di sofferenza – ha detto il primo cittadino – Catania è una città che sa essere magnifica”.

Poi la gara, agguerrita e per nulla avara di gol ed emozioni, con i Gladiatori che prendono il largo, ma che vedono pian piano gli avversari rimontare. Ma i tre fischi, alla fine mettono tutti d’accordo: la partita, vera, da vincere insieme ricomincia.

Per Biagio Asero della Lilt di Catania: “Questa iniziativa nasce per dare un incoraggiamento a chi si trova a combattere questa battaglia contro il linfoma e la leucemia, ed è un punto di partenza verso la riabilitazione psicologica del malato oncologico che rientra nella prevenzione terziaria della Lilt, quella che mettiamo in pratica quando la malattia è manifesta e il paziente è in cura o in via di guarigione”.

Infine il “capitano” dei Sanitari, Ugo Consoli: “Questa partita significa che noi medici ci siamo anche al di fuori dell’ospedale e delle terapie. Noi siamo pronti ad accompagnare i nostri amici pazienti oltre il percorso terapeutico e siamo pure disposti a farci prendere a pallonate pur di far sentir loro tutta la nostra vicinanza”.

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