La doppia indagine sulla nascita della nuova CamCom del Sud-Est (Catania-Siracusa-Ragusa) e le nomine della Sac, la società che gestisce lo scalo Fontanarossa ‘preoccupa’ i Palazzi della politica catanese.

Perchè tra gli indagati (sarebbero 11, come riportato ieri dal quotidiano La Sicilia) c’è anche il sindaco metropolitano Enzo Bianco. Indagato per abuso d’ufficio per avere votato la nomina di Ornella Laneri (anche lei indagata) come amministratore delegato Sac che si è poi dimessa.

Dell’indagine sul presidente della Camera di Catania, Alfio Pagliaro, che è anche commissario incaricato dell’accorpamento, si era già parlato lo scorso marzo. Adesso nell’inchiesta comparirebbero funzionari camerali e rappresentanti di associazioni di categoria. La questione, sollevata dopo alcuni esposti, riguarda il meccanismo con cui sarebbe state gonfiato il numero delle imprese iscritte ad alcune associazioni di categoria. L’obiettivo era quello di avere un peso più consistente nel consiglio della nascente Super Camera della Sicilia Orientale (per cui si voterà a fine febbraio).

I reati ipotizzati, a vario titolo, dalla Procura di Catania sono falso ideologico, abuso e omissioni in atti d’ufficio. Per la nomina del manager Laneri, indagati sarebbero anche i commissari nominati dalla Regione Siciliana, Maria Grazia Brandara, Roberto Rizzo e Antonino Lutri, il commissario della CamCom di Siracusa, Dario Tornabene. E Riccardo Galimberti, presidente di Confcommercio Catania.

“Avrò modo di dimostrare già nei prossimi giorni la piena correttezza nel comportamento dei soci della Sac – ha detto il sindaco Bianco – nella nomina dell’Amministratore delegatoOrnella Laneri. Stento a comprendere quale possa essere il rilievo penale nella vicenda”. “Una cosa è la legittimità di un atto (stiamo parlando di un voto in un’assemblea di soci) – analizza Bianco – una cosa è una fattispecie penalmente rilevante.  Com’è noto la valutazione del possesso dei requisiti è affidata peraltro dallo Statuto al Collegio sindacale”.

Rompe il silenzio anche Maria Grazia Brandara, Commissario straordinario Irsap Sicilia: “Avevo scelto di non commentare l’atto di notifica, ma ho deciso di farlo per manifestare tutta la mia amarezza nei confronti di una vicenda che mi colpisce profondamente come un’onta che non mi appartiene, e non appartiene alla mia storia personale e al mio operato”.

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