“Dal confronto dei dati in modo omogeneo della differenziata degli ultimi 5 anni, dal gennaio 2012 all’ottobre 2016, emergono risultati per i quali non c’è nulla da esultare come invece hanno fatto il sindaco e l’assessore nei giorni scorsi, occorrerebbe semmai, al contrario, dire la verità ai cittadini”.

E’ durissimo il vice presidente del Consiglio comunale di Catania, Sebastiano Arcidiacono, che bolla il report illustrato dall’amministrazione comunale sulla raccolta differenziata. La scorsa settimana, infatti, il sindaco Enzo Bianco ha diffuso i dati relativi ad ottobre annunciando che la differenziata è cresciuta “nell’ultimo mese di quasi tre punti percentuali passando dal 10,88 al13, 23%”.

Secondo Arcidiacono, però, quei numeri “sono infatti dati solo parziali e sembrano estrapolati ad arte per evitare di prendere atto che il servizio nel suo complesso sta invece peggiorando, a danno dei contribuenti chiamati a pagare una TARI sempre più salata a fronte di un servizio non equivalente”.

Il vicepresidente del Consiglio, che ha formulato una richiesta di accesso agli atti ha chiesto di pubblicare mensilmente i dati della raccolta differenziata dei rifiuti sul sito istituzionale del Comune di Catania, confrontando i dati relativi ai mesi di ottobre che vanno dal 2012 al 2016 si denuncia “un aumento della produzione di rifiuti indifferenziati in città superiore addirittura di 2 milioni di chili, così come dall’analisi degli anni 2012/2016 si registra un incremento di circa 8 milioni di chili di rifiuti indifferenziati, con corrispettivo aumento dei costi di conferimento in discarica che invece con un’adeguata raccolta differenziata dovrebbero sensibilmente diminuire”.

Secondo Arcidiacono l’aumento della percentuale della raccolta differenziata annunciato da Bianco è “in realtà tutto da verificare: siamo appena sui livelli del 2012”.

“Senza contare – conclude – il continuo ricorso alle proroghe del vecchio appalto sulla raccolta dei rifiuti scaduto oltre un anno fa di cui si avvantaggiano le imprese del servizio di discarica che incrementano gli introiti a causa dell’aumento del peso dei rifiuti, dato quest’ultimo che anche la stessa Amministrazione è stata costretta ad ammettere”.

Va ricordato che alcune settimane fa il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha paventato l’ipotesi di un commissariamento per Catania e Palermo, qualora le due città non dovessero riuscire ad aumentare le percentuali di raccolta differenziata.