I signori della droga a Catania in grado di gestire lo spaccio in tre grandi aree come Librino, San Giovanni Galermo e San Cristoforo e rifornire direttamente le piazze.

Sono i retroscena dell’operazione antimafia che stamani ha portato all’arresto di 35 persone accusate a vario di associazione mafiosa, armi e traffico di stupefacenti, ritenute appartenenti al gruppo dei Nizza della famiglia Santapaola.

Il gruppo, che fa riferimento al boss latitante Andrea Nizza ed inserito nell’elenco dei “latitanti più pericolosi” del Ministero dell’Interno, era riuscito a creare un vero e proprio “cartello” della droga ed aveva scalato le posizioni all’interno del clan Santapaola, essendo in grado di reclutare e retribuire centinaia di affiliati e di acquistare carichi di droga garantendosi flussi di denaro in contanti, prontamente riutilizzabili per investimenti economici e finanziari.

Gli investigatori dei carabinieri hanno ricostruito altre dinamiche. Oltre le piazze di spaccio gestite direttamente dai Nizza, il clan riforniva altre piazze come quella di viale San Teodoro, viale Grimaldi e Viale Librino. Aree gestite da altre persone arrestate nel blitz di stamani.

Con i proventi della vendita della droga il clan sosteneva gli affiliati già detenuti e ‘stipendiava’ la manovalanza.
E’ stata ricostruita l’organizzazione delle ‘piazze’ capaci di fornire droga durante tutto l’arco della giornata grazie a dei turni in cui operavano pusher, vedette, responsabili delle piazze e coloro che assicuravano il continuo rifornimento di droga. Un affare stimato in circa 80mila euro al giorno.

L’operazione di oggi si inquadra in un’ampia strategia di contrasto della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e dei carabinieri del Comando Provinciale che ha consentito di trarre in arresto, in esecuzione di numerose ordinanze cautelari, dal gennaio 2015 fino ad oggi, complessivamente oltre 60 persone per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, e di fare piena luce su alcuni omicidi avvenuti tra il 2006 ed 2011.

Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Catania Bicocca.