La drammatica situazione in cui versa la zona industriale di Catania è fatto noto. La mancanza di interventi precisi e di manutenzione straordinaria ha portato, quest’estate, ad una serie di incendi che hanno messo a rischio l’incolumità di migliaia di persone.
Con il periodo autunnale, invece, si temono le piogge torrenziali che, verosmilmente, allagheranno questa vasta area. Anche per questo la commissione comunale al Patrimonio, presieduta da Salvatore Tomarchio, ha effettuato un sopralluogo con il preciso obiettivo di trovare idee e proposte che possano incontrare l’appoggio di amministrazione ed imprenditori.
Un’altra zona industriale, più sicura e più forte del degrado è possibile immaginarla ma serve la collaborazione di tutte le parti in causa. Il vice presidente della commissione Ersilia Saverino nel corso del suo intervento ha sottolineato come “ampie zone e intere strade siano scarsamente illuminate e piene di voragini perchè i ladri di rame e ghisa hanno fatto piazza pulita ed ora la collettività ne paga le conseguenze. A questo bisogna aggiungere i capannoni abbandonati da anni, le vecchie fermate dell’Amt che diventano bersaglio dei continui attacchi vandalici e il canale Buttaceto con l’acqua che spesso arriva quasi al livello della strada. Altra questione è la mancanza potature delle erbacce, la presenza delle discariche abusive, i marciapiedi distrutti e le strade piene di buche”.
A questo si aggiunge anche l’appello lanciato dai comitati e dalle associazioni presenti nel corso del sopralluogo per avviare finalmente una radicale opera di recupero della struttura. “Per contrastare l’abbandono della zona industriale servono più servizi e meno vandalismo- dichiara il consigliere comunale Giuseppe Catalano- in questo contesto è fondamentale costruire opere e infrastrutture per ottenere soprattutto un traffico più spedito in tutta l’area. Con un grande sforzo di collaborazione il comune, nel presente, ha l’obiettivo di studiare modalità e tempistiche per eliminare buche e avvallamenti dalle strade. Nel futuro, invece, è necessario garantire la sicurezza di residenti e lavoratori evitando che l’area diventi terra di nessuno”.
Lo stallo amministrativo che oggi danneggia la zona industriale può essere fermato anche con la proposta che la commissione al Patrimonio ha già presentato ai diretti interessati: una collaborazione con gli imprenditori della zona che, in cambio di agevolazioni fiscali oppure della riduzione delle tasse, si potrebbero assumere gli oneri per la pulizia dei canali per il deflusso delle acque piovane, della manutenzione straordinaria del manto stradale e dei marciapiedi, del potenziamento della pubblica illuminazione, della bonifica dalle discariche abusive e dalla pulizia ordinaria. Si tratta di una cooperazione che può portare indubbi vantaggi per tutti.
“Si tratterebbe di un accordo da studiare in ogni minimo dettaglio con tutti gli addetti ai lavori- conclude il consigliere comunale Carmelo Sofia- la cosa fondamentale però è fare qualcosa di concreto per evitare che la zona industriale resti una grossa incompiuta ancora per tanti anni. Un progetto che non richiede iter burocratici lunghissimi e non prevede nessuna finanziaria o richiesta alla Cassa Depositi e Presiti ma solo denaro privato per un restyling rapido, radicale e soprattutto duraturo”.
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