Dal 15 febbraio al 15 aprile 2018 per le imprese di tutti i settori situate nelle province di Catania, Siracusa e Ragusa, sarà possibile sfruttare l’opportunità del PID- Punto impresa digitale e dei relativi voucher, per un massimo di cinquemila euro a progetto da incassare probabilmente entro giugno.

L’obiettivo è molto ambizioso ma necessario: potenziare l’ apparato digitale del tessuto imprenditoriale locale.

E non sarà solo una questione di nuove attrezzature da installare in azienda, ma soprattutto di strumenti di conoscenza e formazione; per questo ci saranno anche due sportelli PID, ossia “Punto impresa digitale”, uno a Catania e uno itinerante tra Siracusa e Ragusa. Sarà così possibile avviarsi verso la fase attiva e consapevole di Impresa 4.0. Il plafond totale a disposizione ammonta a 240 mila euro, il bando è già on line sul sito camerale (www.ctrgsr.camcom.gov.it) e dal 15 febbraio sarà possibile inviare le domande attraverso la piattaforma Telemaco.

Stamattina è stata presentata a Catania nella sede dell’Ente dal presidente della Camera di Commercio del Sud Est, Piero Agen, dal segretario generale Alfio Pagliaro e dal vice presidente Salvatore Politino, la pubblicazione del bando per l’assegnazione dei “Voucher digitali I4.0”, nonché le modalità di partecipazione e la finalità del workshop tecnico sulle singole tematiche tecno operative che si terrà il 12 febbraio a Catania.

I contributi delle Camere di Commercio verranno erogati in tutta Italia sotto forma di voucher e sono destinati alle micro, piccole e medie imprese di qualunque settore; in Sicilia orientale il tetto massimo consentito è di cinquemila euro a progetto con copertura fino al 75% di spesa (su modello di Milano e a differenza della formula scelta da altre Camere, che si ferma al limite delle tremila euro). La condizione necessaria numero uno, è che le imprese interessate abbiano sedi legali e/o unità locali produttive nelle aree di Catania, Siracusa e Ragusa.

“Digitalizzare non significa dimenticare le tradizioni, ma significa innovarsi e in questo caso anche saper puntare ad un obiettivo comune collaborando tra imprese dello stesso territorio. Questo per la Camera di Commercio del Sud Est, significa favorire possibile sinergie territoriali su obiettivi comuni – ha spiegato Agen – Il nostro è un tentativo di fare entrare le imprese nel mondo del digitale, che è poi il futuro. La valutazione dei progetti sarà effettuata da un nucleo di valutazione formato da esperti”. Il segretario Alfio Pagliaro ha illustrato la misura indicata dalla Camera che prevede ” l’aggregazione tra più imprese con a capo un soggetto proponente -ha detto Pagliaro -La scelta dell’aggregazione è la più indicata perché prevede un soggetto unico che indicherà le esigenze reali delle imprese partecipanti. Sappiamo che questa missione non è semplice, ma ci aspettiamo un buon numero di adesioni e speriamo soprattutto nella comprensione del vero spirito del PID, creato dal sistema camerale in sintonia con il Ministero per lo Sviluppo economico”.

I PID sono la risposta delle Camere di commercio alla richiesta del Mise di realizzare un network di punti informativi e di assistenza alle imprese sui processi di digitalizzazione. Il progetto si inserisce all’interno del Piano nazionale Impresa 4.0 varato dal Governo per dare vita alla quarta rivoluzione industriale in Italia.

L’offerta camerale si declina su quattro principali tipologie di servizi: servizi informativi di supporto al digitale e all’innovazione I4.0 ed Agenda Digitale; di assistenza, orientamento e formazione sul digitale; di interazione con i Competence Center, i Dhi (Digital innovation hub) l’Edi (Ecosistema digitale per l’innovazione), e le altre strutture partner nazionali e regionali; servizi specialistici per la digitalizzazione in collaborazione con aziende speciali e le altre strutture del sistema camerale.