Agenti di polizia penitenziaria in servizio nel nucleo operativo delle Traduzioni (trasferimenti di detenuti) non possono accedere alla casa circondariale di Catania-Bicocca, in una zona senza detenuti, in possesso dell’arma di ordinanza.

Lo afferma Leo Beneduci, segretario nazionale dell’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp) che sulla vicenda chiede “correttivi da porre in essere con la massima celerità” e annuncia “una manifestazione pubblica per il prossimo 31 ottobre a Catania”.

Secondo il sindacalista l’iniziativa del carcere è frutto di “una specifica disposizione della direzione” dell’istituto penitenziario ed è “stata emanata con la ‘scusa’ del grave fatto accaduto nella Questura di Trieste”.

“In più di 20 anni di attività dell’Osapp – osserva Beneduci – non è mai capito capitato di dover intervenire perché si è impedito, mediante ordine di servizio, agli appartenenti al Corpo di accedere in un istituto penitenziario (non in reparti detentivi) sprovvisti del proprio armamento di ordinanza”.

La lettera di protesta è stata inviata anche al Dap e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.