“Con l’integrazione socio-sanitaria la Sicilia potrà finalmente fare un passo in avanti di almeno 30 anni. Avevamo ormai perso le speranze: dopo appelli pubblici, proteste in piazza, malcontenti e dissensi nei confronti delle istituzioni regionali, arriva una notizia che apre uno spiraglio sul fronte della gestione dei servizi di assistenza ai disabili mentali, da mesi affossati dall’inerzia politica“.
A parlare è Francesco Lirosi, presidente del Coresam (Coordinamento regionale salute mentale) che da oltre due anni si batte per la qualificazione dei servizi di assistenza alle persone affette da disagio psichico.
“Finalmente infatti è arrivato in VI Commissione Servizi sociali e sanitari dell’Ars il documento programmatico regionale per gli interventi sociosanitari – continua Lirosi – il piano presentato dagli assessori alla Salute e alla Famiglia dovrebbe consentire la piena integrazione dei due ambiti di competenza sul fronte dell’erogazione di servizi degli enti del terzo settore e delle cooperative sociali”.
Una battaglia finalizzata al riconoscimento del lavoro fino ad ora svolto dalle 250 comunità-alloggio psichiatriche, che forniscono assistenza a circa 2500 pazienti in condizione di disabilità mentale, con una ricaduta di 1800 posti di lavoro sul territorio regionale: “Il nostro coordinamento sostiene da sempre questo modello – continua Lirosi – poiché garantisce una risposta adeguata al disagio vissuto dagli utenti e dalle loro famiglie”.
Il presidente di Coresam ricorda di attendere questo provvedimento da anni e prendiamo atto della volontà di passare dallo stato assoluto di precarietà che contraddistingue il comparto al giusto riconoscimento di queste realtà, così come avviene in altre regioni d’Italia.
“Auspichiamo inoltre che la Commissione presieduta da Pippo Di Giacomo possa dare il via libera e sbloccare prima della pausa estiva l’iter per l’emanazione del decreto inter-assessoriale che renderà operativo il piano – conclude Lirosi – noi attendiamo fiduciosi la definitiva attuazione del decreto che farà recuperare alla Sicilia il ritardo cronico in materia di gestione dei servizi di assistenza”.
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