La droga nascosta nel pacco di biscotti sperando di non dare nell’occhio. Ed invece i carabinieri già avevano accesso un faro su di lui. Un pusher è stato arrestato a Catania, beccato a spacciare in una villa pubblica.
L’arresto in flagranza
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato in flagranza con l’accusa di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” un 24enne brasiliano, già noto alle forze dell’ordine. I militari hanno portato a termine l’operazione nel contesto di un servizio predisposto di contrasto dei reati connessi allo smercio di droga.
Gli appostamenti
I militari hanno effettuato vari appostamenti in vari punti del noto parco Falcone-Borsellino, senza far notare la loro presenza. In questo modo hanno potuto osservare i movimenti di un giovane che, una volta seduto in una panchina, ha immediatamente “richiamato” a sé il classico via vai di persone. I militari hanno documento che questo ragazzo in cambio di una banconota cedeva un involucro simile ad una dose, allontanandosi in tutta fretta.
Il pacco di biscotti
Nel corso dell’attività di osservazione, si è poi avuto modo di notare come a un certo punto il ragazzo, terminate le “scorte” di stupefacente, ben nascoste in una busta tra le foglie secche vicino alla panchina, fosse stato nuovamente rifornito da un coetaneo, che gli ha consegnato un pacco di biscotti. Che non si trattasse di una consegna di dolciumi per il pusher lo si è capito subito, poiché da quel momento le dosi di droga sono state prelevate proprio da quella confezione.
Si entra in azione
I carabinieri, avuto certezza del traffico illecito in corso, sono quindi intervenuti bloccando lo spacciatore, che nei propri indumenti nascondeva 5 dosi di hashish avvolte in carta alluminio e 145 euro in banconote di piccolo taglio, provento dell’attività illecita. Nella scatola di biscotti sono invece state trovate 17 dosi di marijuana. Droga e denaro sono stati sequestrati. Il 24enne ha avuto gli arresti domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria che a conclusione dell’udienza di convalida ha disposto per lui l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
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