Sono 20 le persone destinatarie di ordine restrittivo nell’ambito dell’operazione quadrilatero dei Carabinieri di Catania. I militari hanno sgominato tre diverse organizzazioni che operavano a San Cristoforo sfruttando anche bambini di appena 10 anni come vedette, cassieri e per indicare i luoghi del ritiro della droga.

In carcere sono finiti

Pietro Basso di 42 anni; Francesco Cilenti di 31 anni; Alessandro Foti di 54 anni; Salvatore Franceschini di 31, già detenuto per altra causa; Giuseppe Gentile, 34 anni; Anna Graviano, 56 anni; Concetto Francesco Greco, 37 anni, anche lui già detenuto; Santo Musumeci, 30 raggiunto in carcere dalla nuova ordinanza; Mario Palazzolo, 34 anni;
Daniele Pezzino, 30 anni; Giuseppe Romeo, già detenuto nonostante i suoi 29 anni; Roberto Spampinato, classe 50 anni, anche lui già detenuto; Doriana Strano, 32 anni; Sebastiano Viscuso, già detenuto di 43 anni; Concetta Zuccaro di 67 anni.

Tre le persone che sono state, invece, ristrette ai domiciliari

Si tratta di Vasile Alin Lazar  di 34 anni; Antonio Gianluca Pennisi, 38 anni e Danilo Emilio Ventura, di 32 anni.

L’operazione

L’operazione è stata denominata ‘Quadrilatero’ proprio con riferimento alla zona dello spaccio, il quadrilatero              formato dalle vie Avola, San Damiano, Testai e la piazza Cosma e Damiano. L’inchiesta è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) e condotta dalla compagnia Fontanarossa dal dicembre 2018 al dicembre 2019, ha fatto luce su un vasto giro di cocaina, crack e marijuana nello storico rione San Cristoforo.

E in particolare nella zona di ‘San Cocimo’, roccaforte degli affiliati all’omonimo gruppo capeggiato da Maurizio Zuccaro, organico alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. Nei confronti degli indagati i carabinieri del comando provinciale di Catania, supportati da colleghi dalla compagnia di Intervento operativo del XII Reggimento Sicilia e dei nuclei elicotteri e cinofili, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, su richiesta della Dda, che ipotizza, a vario titolo, i reati di tentata estorsione, estorsione in concorso, associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati dal metodo mafioso.

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