Elezioni per il rinnovo dell’Ordine dei Medici di Catania sempre più vicine (si comincerà venerdì 7 e si andrà avanti fino alle ore 14 del 10 dicembre, sempre all’hotel Nettuno). L’atmosfera, diventata incandescente dopo le polemiche che hanno accompagnato le operazioni di voto svoltesi un mese fa e che non hanno ottenuto risultato per il mancato raggiungimento del numero legale degli elettori per quel che riguarda i consiglieri, è ancora particolarmente calda. Si spera davvero che questa volta si arrivi al risultato definitivo, che è quello, come dicono tutti i candidati delle tre liste in lizza, di restituire il dovuto assetto e il dovuto rispetto ad una categoria, quella dei medici catanesi per l’appunto, da mesi privi della massima istituzione di rappresentanza. E proprio in vista del voto dei prossimi giorni c’è stata una nuova riunione, un nuovo incontro, fra i medici e gli elettori della lista “Ordiniamoci”.

Il candidato Salvatore Iannuzzi ha ripercorso l’evento del mese scorso, sottolineando le pretestuose polemiche portate avanti soprattutto dai rappresentanti di un’altra lista in gara. Ci sono state accuse di imbrogli, minacce di esposti in Procura, il coinvolgimento di organizzazioni che nulla hanno a che vedere con la categoria dei medici, insomma si è scatenato un pandemonio che non ha certo favorito alcuna delle liste in gara. Iannuzzi ha ribadito la regolarità delle operazioni di voto, dalla chiusura dei seggi allo spoglio delle schede, e soprattutto la correttezza dei candidati di “Ordiniamoci”, lista finita nel mirino soprattutto per la sua acclarata supremazia professionale nei confronti delle altre due liste.

Ma del caos della prima inutile tornata di voto si sono occupati in pratica quasi tutti coloro che hanno preso la parola nel corso dell’incontro. E ad intervenire non sono stati soltanto i candidati, ma anche numerosi sostenitori della lista. Ad esempio il dott. Domenico Grimaldi che non ha risparmiato le accuse agli avversari e soprattutto ha auspicato che la categoria dei medici possa uscire presto da questa situazione di impasse, ad esempio con un Ordine ristrutturato, vicino alla categoria, sensibile ai richiami della società catanese.

Anche Antonio Scavone, direttore della radiologia al presidio Garibaldi, ha sottolineato la necessità che l’ombra buia del commissariamento, unico caso in Italia, si dissipi presto nell’interesse non soltanto dei medici ma anche, forse soprattutto, dei cittadini che ripongono fiducia, sempre e comunque nell’operato dei camici bianchi. Al dibattito hanno partecipato anche Pino Liberti e Diego Piazza, quest’ultimo autentico motore pulsante della lista “Ordiniamoci” che ha espresso l’auspicio che tutto nelle prossime operazioni di voto si svolga correttamente, senza accuse, senza polemiche, in un clima di serenità.

Tra gli interventi da sottolineare infine quello dell’assessore comunale alla salute Pippo Arcidiacono che si è detto certo della bontà delle proposte contenute nel programma di “Ordiniamoci”.

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