Sarà l’autopsia disposta dalla Procura di Vicenza a far luce sulle cause della morte della ricca pensionata di 80 anni Maria Basso “sparita” da una casa di riposo di Asiago (Vicenza) più di una decina di giorni fa e rintracciata successivamente in una struttura a Catania dove era arrivata con un parente e poi morta pochi giorni dopo nell’ospedale siciliano.

L’anziana, senza eredi diretti, dispone da quanto emerge di un ingente patrimonio fra conti correnti, gioielli e immobili. Sono stati altri parenti della donna, difesi dall’avvocato Roberto Rigoni Stern, a presentare denuncia ai carabinieri di Bassano del Grappa per l’ipotesi di circonvenzione di incapace. Il timore è che l’anziana sia stata convinta con l’inganno a trasferirsi a centinaia di chilometri di distanza e sia stata indotta, sfruttando le sue condizioni di salute, a cambiare il suo testamento.

Un documento in cui, secondo le ricostruzioni, dispone di lasciare tutta la sua eredità ai poveri. Un sospetto avvalorato dal fatto che l’80enne aveva revocato di recente la nomina di una procuratrice speciale che la seguiva da anni indicando al suo posto una cugina.

Le indagini

Si è saputo che la signora Basso, su spinta dei parenti siciliani, ha pure cambiato il suo testamento. Il cospicuo patrimonio, circa 500 mila euro, era stato destinato 15 anni fa a un istituto salesiano di Milano ed era stato depositato presso il notaio Giovanni Muraro di Marostica. Ma quel lascito benefico non sarebbe più valido ora perché un nuovo scritto risulta depositato presso un notaio di Catania, e il mezzo milione non sarebbe più destinato ai salesiani lombardi.

I nuovi beneficiari si scopriranno solo quando il testamento verrà aperto, tra qualche settimana. Ciò che si sa, invece, è che la procura di Vicenza è intenzionata a fare l’autopsia sul corpo di Maria, che ora si trova all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania. È lì che l’anziana donna è morta, pare dopo un pranzo a base di spaghetti offerto dalla sua nuova famiglia siciliana.

Si sa anche che i carabinieri di Catania hanno sentito la parente che aveva trasferito lì Maria e il responsabile della casa di riposo dove i primi di dicembre la donna era andata a vivere. Un trasloco su cui sta indagando anche la procura. Nella denuncia presentata ai carabinieri da Mario Basso, cugino di Maria, c’è il racconto di come, a suo dire, sarebbero andate le cose.

Articoli correlati