E’ una storia comune a tante famiglie italiane, purtroppo. Persone normalissime che a causa della crisi si trovano risucchiate in quel pericoloso vortice fatto di ricorso al credito che poi non si riesce ad onorare.

E’ la vicenda di una famiglia catanese alla quale , il giudice della sesta sezione del Tribunale di Catania, Laura Messina ha omologato il piano del consumatore, accogliendo le richieste formulate dagli avvocati Manfredi Zammataro e Mario Campione e consentendo così alla famiglia di liberarsi di una parte consistente dei debiti contratti e di poter finalmente uscire dal sovraindebitamento in cui erano piombati.

Il “piano del consumatore” così come omologato prevede riduzioni fino al 25% dei debiti contratti dai coniugi catanesi (molti dei quali contratti con banche, finanziarie e carte revolving) ed il pagamento del piano d’ammortamento per un numero massimo di 360 rate, al tasso del 1%, con una rata mensile complessiva di 740 euro decrescente negli anni.

Si tratta della “procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento del consumatore” ai sensi dell’art. 7, I comma, L. 3/2012, la cosiddetta “legge salva suicidi”.

Eppure fino al 2013 i coniugi in questione non avevano criticità economiche, in quanto entrambi potevano contare su di un lavoro stabile e ben retribuito. Così avevano deciso ottenuto un mutuo per l’acquisto di una nuova casa. Nel 2014 però uno dei coniugi viene licenziato e per tentare di far fronte alle esigenze familiari e ai debiti contratti, i coniugi hanno fatto ricorso alle finanziarie per far fronte alle richieste sempre più pressanti dei creditori.

La lunga durata dello stato di disoccupazione di uno dei coniugi però ha reso di fatto impossibile onorare i debiti contratti. “Da quel momento – scrive l’associazione Codici – è iniziato un vero e proprio calvario fatto di telefonate ai limiti dello stalking da parte delle agenzie di recupero credito, di segnalazioni nelle centrali di rischio e di decreti ingiuntivi a causa di un indebitamento complessivo superiore ai 150.000 euro”.

Le associazioni CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino – Sicilia e Obiettivo Legalità esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto e sottolineano come per l’ennesima volta la Sesta Sezione Civile del Tribunale di Catania “si è dimostrata sensibile e all’avanguardia nel contrasto al fenomeno del sovraindebitamento che spesso è l’anticamera dell’usura”. Per tale ragione le associazioni, invitano chiunque si trovi in situazioni analoghe a mettersi in contatto telefonando ai numeri 320.2281052 (CODICI Sicilia) oppure al numero verde 800.592.826 (Obiettivo Legalità)