“Didacta raccoglie la sfida dell’innovazione nel mondo dell’istruzione, che parte dalla scuola materna fino alle superiori e all’università, e in quello delle professioni. La specializzazione e la professionalità sono sempre più una meta ambita dai vari competitors, in un nuovo mondo globalizzato didattico, professionale, industriale e telematico. Ecco perché bisogna cogliere questa sfida”. Lo ha detto il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani intervenendo questa mattina all’apertura di Fiera Didacta Sicilia, la manifestazione organizzata da Fiera Didacta Italia con la collaborazione e il sostegno della Regione, che si svolge negli spazi di Sicilia Fiera Exibithion Meeting Hub a Misterbianco, nel Catanese.

La kermesse catanese

A Didacta l’Amministrazione regionale è presente con un suo stand, gestito dall’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale e dagli uffici dell’Autorità di gestione del P.O. Fse Sicilia, che hanno organizzato anche alcuni degli appuntamenti del programma scientifico della manifestazione, tra i quali due tavole rotonde.

La mostra “L’eredità di Falcone e Borsellino”

Schifani ha voluto ricordare anche la mostra “L’eredità di Falcone e Borsellino”, allestita all’interno di Didacta, realizzata dall’agenzia di stampa Ansa assieme al Ministero dell’Istruzione e con il sostegno del Fondo sociale europeo della Regione Siciliana. “Una rassegna fotografica – ha detto il governatore – su due grandi uomini che hanno lasciato un segnale perenne a tutti i giovani e a tutti coloro i quali sono impegnati a onorare il principio di legalità, per il quale ci siamo sempre battuti e ci batteremo sempre.

Antimafia non è né di destra, né di sinistra

“Legalità significa sentire nella propria coscienza lo spirito di trasparenza che deve porsi in tutte le azioni della nostra quotidianità: nel mondo della politica, nelle istituzioni, nella scuola, nelle professioni, nel confronto tra varie idee che si contrappongono magari dialetticamente. La mafia persegue il potere e gli interessi, non è né di destra né di sinistra e va combattuta senza se senza ma. Noi lo abbiamo fatto con le leggi approvate dal Parlamento, dando così alle forze dell’ordine nuovi strumenti per poterla aggredire nei patrimoni e sistemi detentivi più duri possibili per isolarla sempre di più”.