Sulla vicenda della casa di riposo di Caltagirone, che ha registrato 41 contagiati da Covid19, intervengono la Cgil, lo Spi, la Filcams e la Funzione pubblica regionali e del calatino, puntando il dito sulle “responsabilità del governo regionale e delle Asp che sottostanno al proseguire dei contagi nelle strutture per anziani e soggetti fragili”.
“Non bastano- dice la nota sindacati- i decreti e i vademecum se poi questi non vengono attuati pienamente e se non si vigila sulla loro attuazione. Fatto è – sottolinea la Cgil con le sue federazioni di categoria- che il rischio di stragi silenziose nelle strutture per anziani e soggetti deboli prosegue, nonostante le iniziative che come sindacato abbiamo messo in campo”.
Nelle scorse settimane la Cgil Sicilia con i sindacati di categoria ha chiesto interventi per garantire la sicurezza di operatori e utenti-pazienti di rsa, e di ogni struttura che ospita anziani e disabili, alla luce anche dell’andamento dei contagi.
L’assessorato alla salute ha successivamente emanato un vademecum che contiene procedure di verifica sanitaria, controlli, sanificazione e distanziamento sociale. “Temiamo che in molti casi – denuncia il sindacato- quanto indicato sia rimasto sulla carta. All’assessore Razza sollecitiamo dunque il confronto, cosa che non c’è
stato prima del varo del vademecum , benchè chiesto, ma che ora si rende quanto più necessario per verificarne i contenuti, lo stato di attuazione e fare in modo da mettere realmente in sicurezza le strutture per anziani”.
La Cgil chiede ad esempio se “sono stati fatti i tamponi a tappeto che il sindacato aveva richiesto, così come i controlli. E’ questo l’unico modo- sottolinea la nota- per creare condizioni di sicurezza: vigilare per potere prevenire”.
Quello della casa di riposo di Caltagirone è purtroppo un nuovo focolaio di Covid19.
Otto ospiti della struttura sono attualmente ricoverati all’ospedale di Caltagirone.
Le loro condizioni di salute sono stazionarie. Otto dipendenti della casa di riposo sono stati invece posti in quarantena nelle loro abitazioni.
L’Asp di Catania ha avviato un’attività di monitoraggio della casa di riposo, disposta dalla Direzione sanitaria aziendale, coordinando i servizi ospedalieri e i servizi territoriali di Caltagirone.
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