Oltre a pagare gli stipendi del passato, dobbiamo garantire un futuro a questi lavoratori. E’ la richiesta fatta dagli operatori della Formazione in Sicilia che a Palermo hanno incontrato l’assessore regionale Bruno Marziano.
Dopo la pubblicazione in Gazzetta della graduatoria provvisoria dell’Avviso 8 con le attività formative che inizieranno solo dopo la pubblicazione di quella definitiva, resta, oltre alle polemiche sulla formazione della stessa graduatoria, la questione irrisolta dei dipendenti degli Enti che non hanno ancora ricevuto gli stipendi arretrati. E’ il caso di Anfe Catania, con i lavoratori licenziati nel dicembre del 2014.
I sindacati hanno chiesto all’assessore alla Formazione di “assumere un atto politico per garantire la trasparenza e il rispetto delle leggi e delle norme contrattuali” nel settore e per “tutelare gli operatori della formazione iscritti all’albo”.
“A Palermo si sono riunite tutte le organizzazioni sindacali – ha detto Laura Bonifacio, coordinatrice provinciale Cobas Scuola di Catania – per mettere in primo piano la situazione di quei lavoratori che oggi con l’Avviso 8 arrivano a tanti licenziamenti. C’è la necessità di reinserire questa gente nel sistema produttivo. Un impegno che comunque va preso con tutte le filiere della formazione. Alla Regione chiediamo di mantenere gli impegni prima del Decreto finale dell’Avviso 8. Un incontro positivo se davvero si troveranno le strade per riqualificare e reimpiegare questi lavoratori. La questione Anfe non avendo più un ente vivo alle spalle è ancora fondamentale: è necessaria l’erogazione di tutte le somme arretrate”.
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