Tre arresti per detenzione di armi clandestine tra il Trapanese e il Catanese, in un caso la scoperta fatta dopo alcune fucilate sparate contro un appartamento disabitato. Due le operazioni portate avanti dalle forze dell’ordine.

L’operazione del Trapanese

I carabinieri, diretti e coordinati dalla Procura di Marsala, hanno arrestato due giovani di Petrosino per detenzione e porto di armi clandestine, ricettazione e minacce aggravate. Il provvedimento scaturisce in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del tribunale di Marsala. Attività che nasce quando lo scorso 2 maggio, nel quartiere popolare di via Garibaldi, alcuni residenti avevano sentito dei colpi di arma fuoco sparati nelle vicinanze.

La segnalazione

Episodio segnalato ai carabinieri la cui pattuglia si era messa all’inseguimento di uno scooter con a bordo due persone in fuga. Bloccato il motociclo, i militari dell’Arma riuscivano a ricostruire la dinamica. I giovani fermati avevano sparato due fucilate con un fucile a canne mozze contro la porta di un appartamento disabitato. Poi si davano alla fuga lanciando armi e proiettili per strada. Le successive attività d’indagine consentivano infatti di rinvenire e sottoporre a sequestro il fucile a canne mozze e una pistola a tamburo modificata con relative munizioni.

L’altra operazione nel Catanese

Un’altra operazione a Catania ha portato all’arresto di un 22enne nella flagranza del reato di detenzione illegale di arma da sparo clandestina. L’uomo, armato, si trovava all’interno di una struttura ricettiva ubicata nel quartiere catanese di San Cristoforo. Per questo motivo gli agenti della squadra mobile della questura di Catania hanno effettuato una serie di approfondimenti che hanno consentito l’individuazione del luogo. Gli agenti hanno fatto irruzione all’interno della struttura e hanno sorpreso il giovane che non ha esitato a puntare la pistola contro gli stessi poliziotti. Si è però quasi subito arresto senza opporre resistenza.

L’arma in suo possesso

L’arma, messa in sicurezza e repertata dalla polizia scientifica, è risultata essere una pistola semiautomatica calibro 7.65 con matricola abrasa. Si presentava con un colpo in canna ed era munita di caricatore rifornito con 6 cartucce. Sono in corso accertamenti finalizzati a risalire alla provenienza dell’arma e a verificare il suo eventuale utilizzo in precedenti episodi delittuosi.

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