Michele Giorgianni è il nuovo assessore ai lavori pubblici del Comune di Catania. La delega, come si ipotizzava da tempo, è stata conferita stamani dal sindaco Enzo Bianco che gli ha attribuito anche la titolarità delle Infrastrutture e grandi opere, Servizi cimiteriali, Protezione civile, Risparmio energetico, Catania città sicura.

Michele Giorgianni, 42 anni, catanese, avvocato, ha maturato una notevole esperienza nella pubblica amministrazione collaborando a vario titolo con diverse amministrazioni comunali e numerosi enti; è stato presidente di Catania Multiservizi dal novembre 2013 al settembre 2016. Politicamente è vicino al sindaco Bianco, ma la sua nomina risulterebbe gradita a Catania Futura, la compagine locale di Sicilia Futura.

“Giorgianni – ha affermato il sindaco Bianco – è un professionista serio e competente. E’ stato per quasi tre anni al vertice della Catania Multiservizi operando con competenza ed equilibrio, tirandola fuori dalla crisi e salvando di fatto centinaia di posti di lavoro lavorando di concerto con lavoratori e rappresentanze sindacali”.

“Sono orgoglioso di questo incarico – ha detto il neo assessore Giorgianni -. E’ motivo di grande orgoglio lavorare al fianco di Enzo Bianco come anche raccogliere l’eredità amministrativa di un assessore come Luigi Bosco. Sono consapevole che il lavoro messo in cantiere sia tanto, che le linee di finanziamento attivate possano realmente cambiare il volto di Catania e quindi non lesinerò energie affinché tutto questo vada a compimento”.

La nomina di Giorgianni, però, scontenta altre formazioni che annunciano il passaggio all’opposizione. E’ il caso dei Centristi che attraverso una nota di Alessandro Messina bocciano la scelta di Bianco.

“La giunta Bianco da questo momento non avrà più il consenso del nostro partito. Mani libere rispetto ad un’Amministrazione comunale che si sta contraddistinguendo per inefficacia e per non avere risolto i problemi
di Catania. Bianco ha scelto di proseguire una pessima gestione della Città e noi of course saremo all’opposizione”.