Catania

Ricatti e abusi per ottenere foto e video porno da minorenni, sei vittime fra 13 e 16 anni (VIDEO)

Un giovane di 27 anni, Orazio Giuseppe Battaglia, è stato arrestato a Catania dai carabinieri con l’accusa di abusi e violenze seriali nei confronti di minorenni.

Pedopornografia, prostituzione minorile, estorsione e atti persecutori

Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Catania per i reati di pornografia minorile, prostituzione minorile, estorsione e atti persecutori con le aggravanti della minorata difesa e dei motivi abbietti.

Il racconto di una sedicenne che da il via all’indagine

L’indagine, coordinata dalla Procura etnea e condotta dal Nucleo Operativo dei carabinieri di Catania, prende spunto dalla denuncia di una ragazza di sedici anni, che nell’agosto del 2017 aveva raccontato di essere stata contattata attraverso i social dall’indagato e di essere stata vittima di abusi sessuali da parte del giovane.

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Il sequestro del telefono dell’indagato

L’immediato sequestro del telefono cellulare di Battaglia e la successiva analisi dei suoi contenuti aveva permesso di riscontrare quanto riferito dalla sedicenne ma soprattutto di svelare abusi anche nei confronti di altre cinque minorenni di età compresa fra i 13 e 16 anni.

Sei vittime fra i 13 e 16 anni

Tutte sarebbero state vittime di un consolidato modus operandi dell’indagato che, dopo aver individuato in rete le ragazze più fragili e quindi più facili da adescare, raccoglieva informazioni personali sul loro conto e si adoperava, tramite chat e videochiamate, ad instaurare con loro un rapporto di confidenza. Acquisita la fiducia delle minori chiedeva loro in modo ossessivo e reiterato l’invio di foto o video osè.

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Le minacce per ottenere foto e video

In caso di rifiuto, l’indagato minacciava le giovani vittime di riferire delle conversazioni o dell’invio delle foto compromettenti ai genitori e ai fidanzati, ai servizi sociali o ai carabinieri o di pubblicare i loro numero di telefono su internet, così da terrorizzarle ed estorcere loro la produzione di altro materiale pedopornografico.

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