La Polizia Postale di Palermo, dopo un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, ha arrestato due persone per detenzione di grandi quantitativi di materiale pedopornografico, tra cui foto e video. I due, tratti in arresto dopo la perquisizione disposta dalla Procura, sono stati portati in carcere.

Gli indagati erano già stati in precedenza oggetto di indagine da parte della Squadra Mobile di Palermo e del Commissariato di di Scampia (NA), per reati della stessa natura commessi ai danni di minori.

L’attività investigativa si è sviluppata anche grazie alle coordinamento con altre agenzie internazionali di Polizia che condividono con il Servizio Polizia Postale di Roma (Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online) informazioni che hanno per oggetto la pubblicazione e la diffusione da parte di utenti del web di materiali pedopornografici.

Il Compartimento Polizia Postale di Palermo già da tempo svolge un ruolo attivo nel contrasto alla pedopornografia, diffusa anche nelle cosiddette reti anonimizzate (darknet).

I materiali da ultimo rinvenuti saranno confrontati con quelli oggetto di sequestro in altre indagini, che hanno coinvolto anche gruppi di messaggistica veloce e alcune piattaforme. Per contrastare il fenomeno si evidenzia l’importanza per tutti gli utenti di segnalare eventuali contenuti illeciti rinvenuti sul web (tra cui materiale pedopornografico, file oggetto di revenge porn), rivolgendosi al Servizio Polizia Postale e Comunicazioni, sia mediante il Commissariato online sia attraverso le diverse Sezioni e Compartimenti di Polizia Postale presenti su tutto il territorio.

Poco più di una settimana fa una operazione simile era stata messa a segno dalla Polizia di Ragusa che ha arrestato un ragioniere di Vittoria per ingente detenzione di materiale pedopornografico.

Personale della squadra mobile, in quel casio, ha sequestrato nella sua autovettura centinaia di foto e video che gli investigatori definiscono “molto violenti e perversi”.

Su un supporto informatico la polizia ha trovato foto dell’arrestato e chat da lui scritte dove adescava le vittime.

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