“Spesso le vittime della pedopornografia sono inconsapevoli che le foto postate sui social, in particolare su Instagram, vengono rubate e utilizzate per altri scopi”.

Lo afferma Marina Contino della Direzione centrale anticrimine della polizia di Stato commentando la forte crescita del numero di minori vittime di reati legati alla pedopornografia: +57% per la detenzione di materiale pornografico (per l’86% femmine) e +10% per la loro produzione che coinvolge per l’84% bambine e ragazze. Come emerge dal dossier di Terre des Hommes presentato oggi alla Sala degli atti parlamentari del Senato.

“Per questo facciamo incontri nelle scuole – ha aggiunto – con i genitori, i quali spesso non si rendono conto dei tanti pericoli dei social e anche loro postano le foto dei propri figli”. Contino ha citato un caso avvenuto ad Alessandria dove tre ragazze di 15, 16 e 17 anni, invece, fornivano volontariamente ad un 60enne materiale pedopornografico per ottenere in cambio il pagamento di ricariche telefoniche o l’acquisto di borsette.

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