Mancano pochi giorni alle votazioni per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Catania. Tutto pronto per la sfida a tre in cui si fronteggeranno Francesco Basile, Filippo Drago ed Enrico Foti, dopo il clamoroso ritiro dell’ex Rettore Pignataro.

Un grido di protesta, però, parte dalle sedi distaccate di Architettura a Siracusa e Lingue e Letterature Straniere a Ragusa. Come denuncia Azione Universitaria in una nota, infatti, “sembra che manchino dagli elenchi dell’elettorato attivo gli studenti eletti in commissione paritetica afferenti a tali strutture, i quali hanno provveduto immediatamente a segnalare tale mancanza all’ufficio elettorale d’Ateneo”.

Vito Amato, rappresentante di corso di laurea e dipartimento di Architettura, nonché militante nell’associazione Azione Universitaria dichiara: “Da rappresentante degli studenti mi sembra più che doveroso dare risalto a questa notizia a mio parere molto grave, che non permette l’effettiva rappresentanza per la componente studentesca delle sedi distaccate. Nel caso specifico di Siracusa, la caserma Abela (struttura che ad oggi ospita la facoltà di Architettura), si trova in uno stato di conservazione pessimo, nonostante le buone iniziative portate avanti per “vivere” in una struttura migliore. Apprendere una notizia del genere mi ha fatto pensare che in passato non c’è mai stato interesse verso le sedi distaccate, ed è l’unica spiegazione per cui la nostra sede si trova in determinate condizioni.”

Il presidente dell’associazione Azione Universitaria, Francesco Ferlito, a tal proposito dichiara: “E’ inaudito che dei rappresentanti legittimamente eletti vengano esclusi dall’elezione di una figura così importante, quale il rettore, per il nostro ateneo. Il fatto che siano rappresentanti di sedi decentrate non rappresenta un motivo per escluderli. Queste sedi fanno ugualmente parte dell’ateneo di Catania, sarebbe un’ingiustizia. Inoltre la mancanza di una di rappresentanza all’Ersu per gli studenti delle sedi decentrate è una grande problematica, considerando la mancanza di servizi basilari”. Sono attesi riscontri in tempi brevi da chi di dovere, sperando che il messaggio sia degnato dell’attenzione che merita.

Dal rettorato catanese fanno sapere che “lo Statuto non prevede che possano votare le matricole di strutture speciali decentrate che, peraltro, afferiscono a Dipartimenti centrali. E questi hanno già i loro rappresentanti-elettori”.