A cosa è servito il sacrificio di Sara Di Natale, finita in coma a 22 anni per una polpetta avvelenata e morta dopo dieci anni di coma? A nulla. Neppure la sua storia ha scalfito le coscienze di commercianti senza scrupoli, pronti a tutto pur di fare cassa.

La notizia di ieri è tragica quanto la morte di Sara: in piazza Carlo Alberto, alla “fera o luni” di Catania ci sono gli stessi macellai che dieci anni fa mandarono in coma la ragazza di Ragusa e che ancora oggi utilizzano solfiti e nitrati per far apparire rossa e bella la carne putrida, vecchia e carica di batteri. I dubbi dei carabinieri dei Nas (nucleo antisofisticazioni) che il 5 giugno hanno messo a soqquadro otto macellerie alla fiera purtroppo si sono rivelati fondati. Gli esami di laboratori, a distanza di due settimane, sui “quarti” di carne sequestrata e sulle polverine conservate nei contenitori anonimi che quasi tutti avevano nel retrobottega hanno portato a galla una bruttissima verità. La verità dei solfiti e dei nitrati. E che neppure la morte di una ragazza ‘colpevole’ solo di avere mangiato una polpetta di carne sia servita da monito per smettere di fare uso di prodotti per sofisticare la realtà. Quella che la carne venduta in piazza Carlo Alberto non è genuina, malgrado il bel colore rosso. E cosa ancora più grave che una volta trattata può divenire pericolosissima per l’ignaro consumatore.

Tutto questo deve far riflettere. Non solo i controllori. Carabinieri dei Nas, veterinari dell’Asl e via discorrendo. E i controllati, i macellai che saranno multati, ma che torneranno ancora a sofisticare. Deve far riflettere i consumatori, troppo volte allettati da prezzi bassi, sin troppo bassi e abituati ad acquistare ogni tipo di mercanzia alimentari in ogni angola di strada. Senza tener conto di igiene e precauzioni importanti per la salute. Perché la salute è una cosa seria.

Immaginate per un solo momento il calvario di Sara Di Natale, per dieci anni in coma e della sua famiglia ora che lei non c’è più. Per una polpetta di carne che costa pochi centesimi di un solo euro.