Cuore, grinta e anche qualche errore di troppo. Con un pizzico di fatica il Catania riesce a battere al Massimino il Catanzaro: 3 a 1 il risultato finale, maturato dopo una partita che i rossazzurri, nel finale, hanno giocato in 9 contro 10, prima della seconda e della terza espulsione tra le fila del Catanzaro. La strada, però, è quella giusta: i gol di Biagianti, Mazzarani e Di Grazia, insieme alle fondamentali e decisive parate di Pisseri, hanno regalato altri tre punti ai rossazzurri che cominciano a vedere la zona playoff. Per chiudere il cerchio, a questo punto, manca solo una vittoria lontano dal Massimino.
LA PARTITA. Rigoli conferma la stessa formazione che ha pareggiato a Foggia, ancora Mazzarani, dunque, nel tridente offensivo insieme a Paolucci e Di Grazia. Marco Biagianti ci ha preso gusto. Pronti via ed è proprio il capitano del Catania a portare in vantaggio i rossazzurri al termine di un’azione ben congeniata. Mazzarani, di tacco, serve Djordjevic che mette al centro, Paolucci viene falciato e Biagianti insacca senza problemi il gol dell’uno a zero.
La reazione del Catanzaro è affidata a un colpo di testa di Tavares respinto senza problemi da Pisseri. Unica fiammata dei calabresi, perchè, poi, è sempre il Catania a creare azioni pericolose. Clamorose quelle di Paolucci e Di Grazia che non riescono a raddoppiare. Il Catania non chiude e rischia. Prestia, sempre di testa, sfiora il palo della porta di Pisseri. Segnali di risveglio del Catanzaro che, dopo l’ennesimo errore sotto porta del Catania, trova il pareggio con Tavarez che, questa volta, batte Pisseri.
La partita vive una fase di stanca, succede poco, in pratica, fino alla fine del primo tempo. Nel recupero, infatti, il Catania passa ancora: Biagianti serve in area di rigore Mazzarani che, in spaccata, insacca il suo primo gol in maglia rossazzurra. In avvio di ripresa si fa male Djordjevic e Rigoli inserisce Parisi: la pressione degli ospiti aumenta e il Catania si difende. Tra gli ospiti si vede in campo Giuseppe Giovinco, fratello del più famoso Sebastian che gioca nel campionato americano.
In campo si accendono gli animi e dopo un fallo di reazione scoppia una rissa: tutti contro tutti e, alla fine, l’arbitro decide di espellere Bergamelli da una parte e Prestia dall’altra e di allontanare l’allenatore Rigoli. Si prosegue 10 contro 10 e il Catania inserisce Bastrini al posto di Mazzarani. Dopo qualche minuto il gioco riprende e il Catania chiude i conti. Biagianti apre per Fornito che serve a Di Grazia un pallone d’oro: il numero 23 non ci pensa due volte e batte Grandi realizzando la rete del 3 a 1.
Lo Monaco, in settimana, ha definito normali le parate di Pisseri, il numero 1 del Catania si supera quando ferma Cunzi tutto solo davanti alla porta. Ai rossazzurri, però, piace complicarsi la vita: proprio per fermare Cunzi, Gil si fa espellere per fallo da ultimo uomo. Catania in 9 contro 10. Entra anche De Santis al posto di Andrea Di Grazia. Il Catania non può fare altro che difendersi.
Parità numerica ripristina presto: fallaccio di De Lucia che becca il rosso prima dei 6 minuti di recupero assegnati dall’arbitro D’Apice di Arezzo. C’è tempo anche per un altro cartellino rosso: espulso anche Pasqualoni per fallo su Parisi. Si chiude in 9 contro 8.
Finisce 3 a 1 e il Catania sale a quota 15 in classifica: con i 7 di penalizzazione sarebbero stati 22 e avremmo parlato di un altro campionato. L’obiettivo playoff, però, è alla portata del Catania.
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