Sta cominciando a diventare un problema. In trasferta il Catania non riesce a conquistare i tre punti, anche contro squadre notevolmente inferiori. A Melfi finisce 1 a 1 con i rossazzurri che riescono a recuperare, in extremis, una partita che hanno rischiato di perdere. Qualcosa, è evidente, non va e per recuperare posizioni in classifica bisognerà cambiare marcia.

LA PARTITA. Rigoli continua a ruotare i suoi attaccanti: conferma Di Grazia e Calil e inserisce Russotto dal primo minuto. L’ultimo arrivato, Mazzarani, parte dalla panchina perchè in mezzo al campo Biagianti, Bucolo e Di Cecco rappresentano una garanzia.

Il Catania di Melfi è simile a un motore diesel: parte molto piano e cresce durante l’arco della partita. Di occasioni concrete, però, se ne vedono davvero poche perchè i padroni di casa preferiscono difendersi e il Catania, in avvio, è dormiente.

Ci prova Di Cecco con un esterno dall’interno dell’area, poi, alla mezz’ora il portiere del Melfi deve compiere un miracolo per respingere il colpo di testa di Gil, destinato alla rete. Segnali di Catania che si confermano, poco dopo, quando Di Grazia ha tra piedi il pallone del vantaggio. Il numero 23 fa tutto bene: controlla, si alza il pallone e calcia, ma il portiere non si fa sorprendere.

La ripresa riparte come il primo tempo: Catania che gioca o prova a giocare, Melfi che aspetta. Tattica che si rivela funzionante per i padroni di casa che, alla prima occasione, passano in vantaggio: passaggio in profondità, serie di ‘veli’ voluti o non voluti e pallone che arriva a Defendi, bravo a insaccarlo alla destra di Pisseri.

Catania, ancora una volta, punito al primo vero errore contro una squadra, come molte del resto in Lega Pro, notevolmente inferiore. La reazione dei rossazzurri è affidata alla classe di Russotto: tiro a giro fuori di un metro.

Rigoli deve tentare qualcosa: toglie un centrocampista, Di Cecco, e inserisce un attaccante, Paolucci. Potenziale offensivo importante, ma Catania che sbaglia sempre l’ultimo passaggio o prova conclusioni dalla distanza senza troppa convinzione. In campo regna la confusione, perchè il Melfi prova a murare la sua porta, riuscendo perfettamente nell’operazione. Entrano Barisic e Mazzarani e sono proprio i nuovi entrati a confezionare l’azione del pareggio.

Il nuovo ingaggio fa partire l’azione, Russotto crossa e Barisic, di testa, la mette dentro per il gol del, più che meritato, 1 a 1. Il Catania prova a vincere, ma non ha la forza per pungere nuovamente e la partita finisce in parità. Per come è andata la gara è un risultato positivo, per come doveva andare, invece, non lo si può considerare tale perchè il Catania rimane in fondo e in trasferta non riesce proprio a vincere.