Se il Catania vuole realmente giocarsi la promozione ai playoff, Pietro Lo Monaco dovrà veramente fare una magia delle sue. Così proprio non va. E’ chiaro che a Lecce si può anche perdere, ma almeno bisogna provare a giocarsela. Il Catania non l’ha fatto e non è certo colpa del tecnico Giovanni Pulvirenti, chiamato dalla società a metterci una pezza dopo le dimissioni di Petrone. Se c’è un colpevole di questi momenti no sono, certamente, i giocatori che sembrano confusi, distratti e, purtroppo, anche svogliati. Se a Lecce è finita solo 1 a 0 il merito è del solito Pisseri.

LA PARTITA.Il Catania cambia allenatore e cambia ancora una volta pelle. Giovanni Pulvirenti non sa ancora se verrà confermato come tecnico rossazzurro, ma se la vuole giocare e schiera un 3-5-1-1- con Di Grazia e Mazzarrani dal primo minuto a supporto di Pozzebon.

E’ il Lecce a fare la partita, mentre il Catania aspetta gli avversari. I salentini non spingono più di tanto, anche per questo nel primo quarto d’ora non succede assolutamente nulla. La prima vera occasione arriva al minuto numero 18: Pacilli, tutto solo in area di rigore, ha il tempo di girare verso la porta di Pisseri, pallone fuori.

Il Catania risponde in contropiede con Andrea Mazzarani: l’ex Crotone cerca il gran gol e prova una palombella davvero pregevole, senza trovare la porta. Segnali di vita per il Catania di Pulvirenti, in panchina con in mano il cronometro. Mazzarani è il rossazzurro più attivo e ci prova anche dalla grande distanza, senza fortuna.

Sempre dalla distanza ci prova Cosenza e Pisseri, ma non è una novità, si deve superare per togliere il pallone dall’incrocio dei pali. E’ la partita delle conclusioni dalla distanza: ci prova anche Pozzebon, ma la mira è da regolare.

Se l’idea di Pulvirenti era di addormentare la gara e colpire in contropiedi, il tecnico ha raggiunto l’obiettivo. Rispetto alla precedenti uscite, il Catania è tornato ad essere equilibrato, ma dal posato Pulvirenti non si poteva aspettare altro. E quando la difesa sbanda, ci pensa Pisseri a salvare il risultato.

Il portiere rossazzurro, però, non può nulla in avvia di ripresa sulla conclusione di Costa Ferreira che, favorito da uno svarione di Biagianti e Bucolo, calcia benissimo e batte Pisseri. Il Catania reagisce subito, ma Andrea Mazzarani, a differenza di Costa Ferreira, calcia malissimo.

L’unico sussulto rossazzurro dopo lo svantaggio, perché poi è sempre il Lecce a cercare il gol: Pisseri non avrà preso il tiro di Costa Ferreira, ma in compenso prende tutti gli altri. Mazzarani ci prova su punizione, il tiro deviato sfiora il palo. Il Catania, però, si scuote: Pozzebon impegna il portiere salentino dalla distanza.

Pulvirenti, dopo Fornito, inserisce Scoppa e Tavares e cambia modulo passando al 4-3-3: il tecnico aggiunge peso in avanti dove Mazzarani e Pozzebon hanno faticato.

Non succede nulla. Il Lecce sbaglia un gol già fatto, mentre il Catania si avvicina senza pungere alla porta salentina. Finisce 1 a 0. Per il Catania, adesso, la qualificazione ai playoff è davvero a rischio.