Era già tutto previsto. Così una canzone non troppo recente di Riccardo Cocciante, così finisce l’approccio tra Vergara e il Catania. La trattativa salta, fallisce ed è lecito chiedersi se sia mai nata. Di risposte certe, in questo senso, non ne avremo mai.

Tramonta la cessione del Calcio Catania, se mai trattativa realmente c’è stata…

Per adesso, di incofutabile, c’è solo il comunicato stampa rilasciato dallo studio Catarraso e ribattuto anche dal Calcio Catania.

Lo Studio Catarraso, Advisor del “Grupo Omnilife S.A. de C.V.”, comunica che dopo aver valutato attentamente tutte le opzioni possibili per l’acquisizione della Società Calcio Catania Spa, è stato deciso con i Responsabili del “Grupo Omnilife” di non procedere alla presentazione della proposta di acquisto. Riteniamo doveroso il presente comunicato per concludere in via definitiva il nostro impegno professionale per la suddetta trattativa per conto del “Grupo Omnilife” per rispetto della Societá Calcio Catania, della Stampa e della sua tifoseria che segue con passione la propria squadra. Cogliamo l’occasione per ringraziare il Club e tutta la dirigenza del Calcio Catania per la disponibilità, la cordialità e l’accoglienza ricevuta.
Studio Catarraso
Una riflessione è doverosa. In base a quanto scritto dal comunicato, il gruppo che fa riferimento a Vergara non ha intenzione di procedere all’offerta d’acquisto: è evidente, dunque, che la trattativa non è mai partita realmente. C’è solo stato un approccio, culminato con la visita di Vergara a Catania e a Torre del Grifo.
E’ risaputo che l’interesse primario dell’imprenditore messicano fosse proprio il centro sportivo rossazzurro, se è vero che tra le squadre italiane valutate, la scelta era ricaduta sul Catania, proprio per la presenza, nel piatto, di Torre del Grifo. Qualcosa, però, non è andata per il verso giusto.
Le ipotesi sono numerose: o il gruppo Vergara non ha ritenuto abbastanza interessante l’affare; o il costo del Catania era eccessivamente alto; o, opzione più che verosimile, viene confermata la volontà di Finaria e di Pulvirenti di rilanciare il progetto sportivo, grazie all’apporto, determinante, di Pietro Lo Monaco.
Delle tre, l’ultima sembra quella che si avvicina alla realtà. Si perchè, nonostante i guai giudiziari, Nino Pulvirenti ha sempre mal digerito l’idea di cedere il Catania ad un altro o ad altri imprenditori. La pace e il ritorno di Pietro Lo Monaco, peraltro, ha riportato a Torre del Grifo la serenità necessaria per provare a ripartire.
Le incognite, però, non mancano: il gruppo Pulvirenti ha ancora le potenzialità per ambire a palcoscenici importanti come la Serie A? Questo è difficile da dire, ma almeno per il momento ( un momento che potrebbe anche non finire mai ) i tifosi del Catania dovranno accettare la situazione.
Il Catania è e rimane di Pulvirenti. Però adesso c’è Lo Monaco che ha già dimostrato ( non ne aveva bisogno ) le sue capacità di manager sportivo e di amministratore. Di Vergara, verosimilmente, non sentiremo parlare mai più e dopo Bacco, salta prima di cominciare anche questa trattativa.