Si può dire che è stata messa una pezza sull’intera stagione del Catania o per essere politically correct una seria ipoteca sulla permanenza in Lega Pro anche se i prossimi due turni saranno decisivi.

Al Massimino i rossazzurri centrano la vittoria sul Melfi grazie al gol-partita di Andrea Russotto che, segnando in avvio, mette la gara in salita per gli ospiti.

Marcatura a parte (il sigillo dell’attaccante etneo è di assoluto pregio: controllo di petto e sinistro che non perdona) il match non figura fra quello da ricordare: il Melfi è timido e gli uomini di mister Moriero sentono la tensione e preferiscono non scoprirsi più di tanto.

Il Catania avrebbe l’occasione per chiudere la partita in tre occasioni : Calderini fallisce un rigore in movimento; Bastrini sfiora il raddoppio di testa e Calil si fa parare un tiro a botta sicura dall’estremo difensore avversario, dopo che era stato servito “a memoria” da Castiglia.

“Potevamo chiuderla prima, ma il risultato è quello che conta oggi, e quello è arrivato, sono contento”, commenta a fine partita il tecnico Francesco Moriero che rivela anche ‘un patto di sangue’ con i giocato che ‘certamente sarà onorato’.