Manca ormai poco al prossimo vertice G7 in programma a Taormina il 26 e 27 maggio. Due giorni in cui tutto il mondo avrà gli occhi puntati sulla Sicilia e sulla perla dello Jonio dove sono previsti migliaia e migliaia di presenze tra leader mondiali, delegati, giornalisti, assistenti e tutti gli entourage che ne conseguono.

Un’occasione importante che, però, doveva essere davvero di sviluppo per la nostra terra.

“E, invece, assistiamo a una grossa pantomima se consideriamo che interventi e assistenze vengono fatte con superficialità, senza pensare alle conseguenze”, dice Stefano Passarello, segretario provinciale della UIL FPL il quale analizza in particolar modo il settore sanitario.

Nei giorni del summit, ma anche il giorno prima e quello dopo la fine dei lavori, presso l’ospedale di Taormina non potranno essere svolti accertamenti, analisi e ricoveri. Verranno accettate solo le urgenze poiché la struttura deve essere messa a disposizione del G7.

“Dunque tutta la popolazione che solitamente fa riferimento a Taormina (ed è tanta considerando la nuova geografia ospedaliera siciliana) si riverserà verso Messina o verso Catania. Ebbene, Catania è in grado di poter accogliere questa gente? Da tempo denunciamo carenze di personale e queste si notano già in tempi ‘normali’, figuriamoci cosa accadrà con questa mole di lavoro in più”, sottolinea Passarello che aggiunge: “servono medici, infermieri, operatori sanitari: servono in questi giorni particolari per la Sicilia ma servono sempre, soprattutto con l’arrivo della stagione estiva che – anche quest’anno – metterà in risalto la carenza di organico del sistema sanitario siciliano. Speriamo che l’assessore, prima della fine di questa legislatura, riesca davvero a sbloccare i concorsi in Sicilia”.

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