Le foto dei piedi dei bambini e quelle in pose erotiche venivano condivise nel darknet, quella rete virtuale privata in cui  gli utenti si connettono solamente con persone di cui si fidano. Un mondo ‘scuro’ dove sette persone con inclinazioni verso feticismo e pornografia detenevano il materiale pedo pornografico e fantasticavano sui bambini.

Indagate per istigazione a pratiche di pedofilia e detenzione di materiale di pornografia minorile sono state denunciate dalla Polizia postale di Catania.

Le indagini hanno portato all’identificazione degli indagati grazie alla scrupolosa attività di sotto-copertura che il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni svolge 24 ore su 24, sul darknet.

Facevano parte di un gruppo virtuale di pedofili i cui iscritti mostravano una particolare attrazione per foto e video ritraenti i piedi di bambini con meno di 12 anni, condividendo anche immagini di minori in pose erotiche.

E nella Rete, che non ha limiti né confini, è possibile trovare siti pedo in tutto simili a quelli che offrono materiale pornografico con protagonisti adulti.

Le perquisizioni domiciliari ed informatiche sono state compiute nelle abitazioni degli indagati, quasi tutti studenti 20enni, residenti a Messina, Enna, Alessandria, Bologna, Ancona, Lucca e Massa Carrara.

Quasi tutti ancora conviventi con i genitori, solo alcuni di essi avevano già precedenti in materia di feticismo e pornografia minorile, mentre altri, nel corso delle perquisizioni, hanno inizialmente sostenuto che non pensavano fosse reato provare attrazione per i piedi dei bambini, ma la successiva analisi del contenuto dei loro computer faceva emergere anche l’archiviazione di immagini pedopornografiche .

Ingente il materiale pedopornografico trovato dagli investigatori che era archiviato nei vari dispositivi elettronici sequestrati agli indagati.